GP SPAGNA F.1

Barcellona: terzo successo per Hamilton, Verstappen e Bottas sul podio. Per Leclerc quarto posto da incorniciare

Il sette volte iridato supera a sei giri dalla bandiera a scacchi il rivale per il titolo ed allunga in testa alla classifica generale piloti.

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Il GP di Spagna si decide con il sorpasso senza possibilità di replica di Lewis Hamilton su Max Verstappen a sei giri dal traguardo. Red Bull reagisce quando ormai è troppo tardi alla scelta della Mercedes di fare il secondo pit stop. Impossibile per l'olandese resistere al rivale. Valtteri Bottas completa il podio, ai piedi del quale si ferma Charles Leclerc con la Ferrari. Settimo l'altro ferrarista Sainz.  

Non è solo la terza vittoria stagionale su quattro gare, quella che il Re Nero ha messo a segno sul Circuit de Catalunya: si tratta infatti del primo vero tentativo di fuga verso l'ottavo titolo. Salgono infatti a quattordici  (un terzo posto "scarso") i punti di vantaggio di Lewis nei confronti di Verstappen nella classifica generale: 94 ad 80. Il successo del campione in carica (98esimo in carriera, quinto consecutivo a Barcellona!) è arrivato al termine di un GP vinto "di strategia" ma anche d'esperienza e di tenacia. Gli uomini in nero hanno visto più lungo scegliendo - in pieno GP - di adattare la tattica alle esigenze del momento, sapendo di poter contare sul talento del proprio numero uno. Il quale infatti - dopo il pit stop "chiave" al giro 42 - ha iniziato a macinare un giro veloce dopo l'altro. Dopo un paio di passaggi, era già chiaro a tutti che Verstappen non avrebbe avuto chances in un duello con Hamilton nel finale di gara. Il box Mercedes riteneva che la W12 numero 44 avrebbe riempito gli specchietti della Red Bull di Verstappen all'ultimo giro. Niente di tutto questo: Lewis ha agganciato la RB16B di Max al 59esimo dei 66 giri in programma ed al successivo passaggio sulla linea del traguardo la Freccia Nera ha affiancato il nemico ed ha... fatto centro alla staccata di curva uno. Quella che, al via, aveva fatto da scenario allo straordinario scatto al semaforo dell'olandese, capace di scavalcare Hamilton (che partiva dalla sua pole numero 100) e di guidare il GP di Spagna per buona parte della distanza. Hamilton e la Mercedes perfetti, Verstappen impeccabile in ogni fase della quarta prova del Mondiale (dopo la seconda sosta l'olandese sigla il giro più veloce della gara con relativo punto-bonus), il suo team invece un po' meno: per il ritardo nel reagire alla mossa Mercedes ed anche per una prima sosta ai box lunga almeno il doppio del necessario causa.

Sul podio sale anche Valtteri Bottas che porta "diligentemente" al traguardo in terza posizione la sua W12, al termine di una performance iniziata da identica posizione sullo schieramento, che non cambia granché nella valutazione complessiva del suo avvio di stagione ma che almeno  lo riporta al terzo posto della generale, rimettendosi alle spalle un poco incisivo Norris (solo ottavo al traguardo). Il finlandese ed il suo team hanno il merito di aver raddrizzato una domenica partita (nel vero senso della parola) con il sorpasso subito al via da Charles Leclerc quando, rimasto un po'  bloccato dietro ad Hamilton (finito fuori traiettoria dopo essere stato sorpreso e superato da Verstappen), Valtteri ha dovuto impercettibilmente levare il piede dal gas, offrendo al ferrarista lo spunto per superare la Mercedes numero 77 all'esterno della terza curva. Si è trattato dell'episodio più brillante della buonissima prova messa in pista dal monegasco che, nel weekend di Barcellona, ha proiettato un grosso cono d'ombra sul ferrarista "di casa"Sainz: in qualifica che sulla distanza. Il podio, vagheggiato da Maranello ad inizio gara, si è poi allontanato man mano che il GP viaggiava verso il suo epilogo. In modo meno eclatante (vista la minor posta in palio) a Charles ed alla Scuderia è stato "fatale" il ritardo nel reagire alla sosta-bis della Mercedes "di scorta" ma è chiaro che la missione-podio era complicatissima in partenza ed a maggior ragione tanti complimenti ad un Leclerc in grande forma e sicuramente deciso a riprovarci alla prossima tappa del Mondiale, tra due domeniche nella sua Montecarlo.

 

Il quarto posto di Barcellona permette tra l'altro a Leclerc di rosicchiare punti a Lando Norris, anzi a portare ad una sola lunghezza (41 a 40) dal pilota della McLaren che in Spagna è rimasto lontano dal suo standard di rendimento recente, tanto da chiudere solo ottavo, alle spalle di Sainz ma soprattutto del compagno di squadra Daniel Ricciardo che prende una bella boccata d'aria con il sesto posto alle spalle  di Sergio Perez, quinto con la Red Bull.

 

Chiudono la top ten Esteban Ocon e Pierre Gasly. Il francese di Alpine ha ancora una volta la meglio (succede spesso, negli ultimi tempi) su Fernando Alonso che Da parte sua scarica sulla squadra (e sulla scelta del pit stop singolo) la responsabilità per il suo diciassettesimo posto finale: dietro di lui solo le Haas di Schumacher e Mazepin. Il suo connazionale di Alpha Tauri - nonostante penalizzazione per scatto al via fuori dalla sua casella di partenza - porta al traguardo in decima posizione appunto l'AT02 superstite dopo il blackout che appieda Yuki Tsunoda (unico ritiro del GP e weekend da incubo per il giapponese) alla curva 10 nel corso del nono giro, provocando l'ingresso in pista della Safety Car. Ed è proprio durante la neutralizzazione che Antonio Giovinazzi perde qualsiasi chance di andare a caccia di punti iridati nel corso di un pit stop "eterno" (35 secondi), a causa di uno pneumatico dalla pressione insufficiente (tra quelli in procinto di essere montati sulla C41 dell'italiano) e dalla conseguente necessità di sostituire l'intero treno...

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