Dopo essersi assicurato al venerdì pomeriggio la pole position per il GP dell'Azerbaijan, Charles Leclerc si conferma il pilota più in forma di tutti e firma il miglior tempo nell'esordio dello Shooutout che assegna le posizioni per la griglia di partenza della gara Sprint. Nell'ultimo giro il monegasco va però lungo e colpisce le barriere, di fatto danneggiando le ultime chances di Carlos Sainz che chiude così quinto. A fianco di Leclerc scatterà Sergio Perez (+0.147). Seconda fila per Max Verstappen (che incassa un distacco di 290 millesimi) e per George Russell che riscatta un venerdì opaco e si mette alle spalle l'altra Mercedes di Lewis Hamilton.
Dal sabato mattina arriva la conferma che - almeno in assetto da qualifica - la Ferrari di Baku è una monoposto da eccellenza assoluta, anche se solo limitatamente alla SF-23 numero sedici di Leclerc che domina anche le qualifiche in formato ridotto e si mette nuovamente alle spalle le Red Bull, in ordine però invertito rispetto al venerdì, con Perez davanti a Verstappen.
Perde invece terreno Sainz. Al netto del suo ultimo time attack abortito a causa del... fuoriprogramma del compagno di squadra, lo spagnolo chiude quinto a sandwich tra le Mercedes di Russell e di Hamilton. Carlos accusa un ritardo al limite dei sei decimi da Charles, a riprova (purtroppo per lui) di un feeling piuttosto limitato con il tracciato cittadino anomalo di Baku. Sono invece 805 i millesimi di ritardo di Hamilton che completa la terza fila. Dalla quarta scatteranno il sorprendente Alexander Albon (Williams) e Fernando Alonso con la migliore delle Aston Martin, seguito dal compagno di squadra Lance Stroll e da Lando Norris a chiudere la top ten (e la quinta fila) con la McLaren. Per Albon un ritardo di un secondo e 149 millesimi da Leclerc, per le Aston Martin di nuovo problemi con il DRS.
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