I due ex compagni di squadra in Formula 2 hanno ormai e carte in regola per giocarsela con i big del Mondiale
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Andrea Kimi è italiano ma guida per una Casa tedesca (e un team inglese), Oliver è inglese ma guida una monoposto "americana" spinta dalla power unit Ferrari (per ora solo quella). Scherzi del destino? No, semplicemente la Formula Uno e due campioni in divenire che a Mexico City hanno "seriamente" giocato a fare i grandi, tanto da convincere molti (se non tutti) che la loro strada è quella: il futuro che si fa già presente e magari la prima "sbirciatina" (anzi, molto di più) ad un domani che potrebbe vedere Antonelli e Bearman giocarsi qualcosa di ben più importante di un quarto posto centroamericano. Oliver si è districato meglio di altri (e dello stesso AKA che gli partiva davanti, due file) nella solita baraonda delle prime curve messicane, Kimi ha rimesso rapidamente ordine alla sbavatura iniziale, mettendo Bearman nel mirino.
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Accettato senza un battito di ciglio lo swap positions (scambio di posizioni) a favore del compagno di squadra Russell che pensava di averne di più nella caccia proprio al collega della Haas, altrettanto rapidamente Antonelli lo ha chiesto indietro non appena è stato chiaro che George non avrebbe mai superato il connazionale. Talento e carattere insomma, siamo in Formula Uno.
Compagni di squadra nel 2024 in Formula 2 con Prema, Kimi e Ollie alla loro prima stagione nel Mondiale (Bearman aveva corso un paio di GP nel 2024) hanno dimostrato tra inevitabili alti e basi di saperci fare. Più esposto causa monoposto da top team... sotto il sedere, il diciannovenne italiano ha vissuto una estate difficile ma ha ne ha fatto tesoro, "approfittandone" per fare un salto di qualità. Prodotto della Ferrari Academy, inglese di Chelmsford, un anno in più di Antonelli (beati loro!), Bearman ha "rischiato" di farsi un po' prendere la mano in certe occasioni (tipo Silverstone) ma si vede che è guidato bene, da Casa Ferrari ma anche dalla Haas. Oltretutto rispetto al "nostro" è stato meno condizionato dalle presenze familiari ai box.
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Più Mansell che Hamilton - almeno in prospettiva - Bearman è indicato come ferrarista prossimo venturo. Al posto di Leclerc o dello stesso sir Lewis? Difficile dirlo adesso. Sarà comunque un ritorno a casa, visto che con la Rossa Oliver ha addirittura esordito in Formula Uno (privilegio rarissimo) lo scorso anno a Jeddah, andando subito a punti. Se son... rosse fioriranno!
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