L'appello di Rocchi contro i furbetti e le novità IFAB: stop temporaneo per i finti infortuni
di Simone MalaguttiAiutateci a combattere simulatori e accentuatori. Questo è l'appello lanciato martedì da Gianluca Rocchi nel corso dell'incontro con la stampa nella sede della centrale Var: stigmatizzare in tv, sui giornali e sul web certi comportamenti potrebbe avere un effetto deterrente sui cosiddetti furbetti. La battaglia in realtà è già cominciata dall'IFAB, organo legislativo del calcio, e da Pierluigi Collina, capo degli arbitri FIFA, è partita l'iniziativa che per scongiurare inutili sceneggiate prevede due minuti di stop a bordo campo per i giocatori che ricevono le cure dello staff medico. Per ora la si sta sperimentando in coppa d’Arabia.
Non sono poi da escludere alcune fondamentali novità in vista del futuro magari già per il prossimo Mondiale. In seno all'IFAB prende piede l'idea di estendere il controllo Var anche ai calci d'angolo, perché sarebbe un'ingiustizia subire gol in conseguenza di un corner che non c'è, e ai casi di espulsione da secondo cartellino giallo.
A Lissone si è parlato anche di statistiche. Il Var in queste prime 14 giornate di campionato ha sventato l'85,4% degli errori commessi con le valutazioni di campo e, a sorpresa, contrariamente alla percezione comune, il Var interviene più in Champions League che nel nostro torneo. Ma in cosa la Serie A deve migliorare? Sicuramente nel tempo effettivo. Abbiamo il tempo di gioco più basso tra i cinque principali campionati europei e la media di falli più alta, 25,44 a partita, contro i 21,25 della Premier League e i 21, 27 della Bundesliga.
Ma all'interno dell'AIA c'è la convinzione che in questo gli arbitri centrino fino a un certo punto: il livello della serie A si è abbassato negli ultimi anni e una minor qualità dei protagonisti corrisponde di solito un maggior numero di falli commessi.