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Sanzioni

Un nuovo autovelox controlla la distanza di sicurezza

Il Canton Ticino alza la guardia sulla distanza di sicurezza: il nuovo sistema Sat Speed monitora le auto in movimento e fa scattare sanzioni severe, fino alla revoca della patente. Una filosofia molto più rigida rispetto all’Italia, dove il controllo resta soprattutto post-tamponamento

di Redazione Drive Up
03 Nov 2025 - 11:40
 © Getty Images

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Nel Canton Ticino, guidare troppo vicino al veicolo davanti sarà una violazione misurata al millimetro. Il dispositivo Sat Speed, installato su mezzi in movimento della Polizia cantonale, registra video della circolazione, calcola la velocità e misura la distanza tra auto e moto in tempo reale. Il software determina con precisione la distanza tra le ruote anteriori del veicolo che segue e quelle posteriori del mezzo che precede. La nuova frontiera del controllo stradale.
Sistema già in uso
Nei primi sei mesi del 2025 sono state registrate 3.447 infrazioni, meno rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 2023: per i sostenitori è la prova che la stretta sta funzionando. Le sanzioni però non sono simboliche: sotto 0,8 secondi la violazione diventa di media gravità e può portare alla sospensione della patente; sotto 0,6 secondi scatta automaticamente una revoca minima di tre mesi.
Chi sbaglia paga… in base al reddito
In Svizzera la distanza di sicurezza è una questione di sicurezza pubblica. La giurisprudenza federale parla chiaro: in condizioni normali la distanza corretta deve essere almeno di 1,8 secondi. A 120 km/h significa circa 60 metri. Molti automobilisti, però, non se ne rendono conto. Il sistema svizzero è anche economicamente più severo del nostro e la multa non ha un importo fisso, ma viene calcolata in base al reddito del trasgressore. La punizione, insomma, pesa davvero per chi guadagna di più.
Un Ticino diviso tra sicurezza e repressione
La linea dura non convince tutti. Il deputato Giovanni Albertini ha sollevato dubbi sulla proporzionalità delle sanzioni, chiedendo maggiore prevenzione anziché repressione. Molti sostengono che, in certe circostanze, quasi tutti gli automobilisti potrebbero risultare multati. Il Consiglio di Stato risponde che la sicurezza stradale non ammette compromessi.
In Italia la distanza si misura solo dopo l’impatto
Nel nostro Paese l’articolo 149 del Codice della strada prevede multe a partire da 173 euro, sospensione della patente solo in caso di recidiva, e sanzioni più gravi solo a danni o feriti avvenuti. Il controllo della distanza non avviene quasi mai in prevenzione e si interviene quando l’incidente è già successo. Un approccio opposto a quello svizzero.
Il capitolo Tutor: gestione all’italiana
Se in Italia manca un sistema dedicato alle distanze, non si può dire lo stesso per la velocità media: tutti conoscono il Tutor in autostrada. Ma la sua storia è stata tutt’altro che lineare. Il sistema originale SICVe ha rivoluzionato i controlli stradali, portando a crolli significativi degli incidenti. Tuttavia nel 2018 la Corte d’Appello di Roma ne ha ordinato lo spegnimento per una disputa sul brevetto con la società Craft, che sosteneva la violazione della propria proprietà intellettuale. Autostrade per l’Italia ha così sviluppato una nuova piattaforma aggiornata, il SICVe-PM, riattivata dal 2020 in poi su molte tratte.

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