Mole Urbana presenta il nuovo stabilimento di Orbassano
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Con l’apertura del nuovo stabilimento in provincia di Torino, il marchio fondato da Umberto Palermo lancia dodici modelli per la mobilità urbana del 2025, tutti basati su un’unica piattaforma modulare con batterie sostituibili e ricarica fino a 22 kW
di Redazione Drive Up© Ufficio Stampa
Mole Urbana riparte da Orbassano. E lo fa con ambizione, inaugurando gli impianti produttivi all’interno dell’ex sito Stola e presentando la gamma completa dei quadricicli elettrici 2025: dodici varianti pensate per il lavoro, il tempo libero, il trasporto urbano e l’uso quotidiano.
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Semplicità
Tutti i modelli condividono la stessa architettura tecnica (telaio space-frame in acciaio inox, batterie al litio-ferro-fosfato sostituibili, sospensioni indipendenti, freni a disco e possibilità di ricarica in corrente continua o alternata fino a 22 kW) oltre a misure identiche: 3,30 metri di lunghezza, 1,70 di altezza, 1,30 di larghezza e 480 kg di massa.
Per tutti
La produzione riguarderà soluzioni professionali come Lavoro 1, Lavoro 2 e Lavoro 3, dedicate alla logistica urbana con capacità di carico fino a 2,3 metri cubi, e modelli specializzati come Brezza per le consegne rapide all’aria aperta. Non mancano proposte lifestyle come Romantica, che richiama la dolce vita anni Sessanta anche in versione cabrio, la più dinamica Sport GT, e alternative più versatili come Scuter Quattro e Quattroposti per la mobilità condivisa. A completare la linea ci sono Torpedo per il trasporto turistico, Corriera con quattro sedute per piccoli shuttle cittadini, e Pitbull, pensata per affrontare fondi irregolari e contesti urbani difficili.
Presenze istituzionali
L’inaugurazione ha visto la presenza delle istituzioni nazionali e regionali, tra cui il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. L’obiettivo è creare un nuovo polo produttivo piemontese basato su innovazione e filiera corta, trasformando una fabbrica storica in un simbolo di rinascita industriale.