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Sostenibilità

Mini Cooper, Fiat 600 e Citroën C3 sono le auto più ecologiche del mondo

Secondo i nuovi test Green NCAP 2025, che valutano l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita del veicolo, tre compatte elettriche europee conquistano il massimo punteggio

di Redazione Drive Up
31 Ott 2025 - 09:21
 © Ufficio Stampa

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La terza ondata di prove Green NCAP del 2025 segna un punto di svolta nell’analisi della mobilità sostenibile. Per la prima volta, la valutazione non riguarda soltanto quello che accade allo scarico o il consumo su strada, ma analizza l’intero ciclo di vita del veicolo. Dalla nascita alla fine: estrazione delle materie prime, produzione della batteria, uso quotidiano, manutenzione, fino al riciclo. Una nuova metrica chiamata CLA, Life Cycle Assessment, racconta un’auto in tutte le sue fasi, senza sconti. Rimane invece invariato il sistema di valutazione finale: da zero a cinque stelle. Ma oggi quelle stelle pesano molto di più, perché racchiudono tre dimensioni cardine (qualità dell’aria, efficienza energetica e impatto sui gas serra) misurate sia in laboratorio sia su strada, in condizioni reali di utilizzo.

Le auto più ecologiche del mondo: la classifica

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La vita “tipo” di un’auto secondo Green NCAP
Per garantire un confronto equo tra i modelli, Green NCAP immagina che ogni vettura viva in media sedici anni e percorra 240 mila chilometri. Le prove vengono replicate due volte, in estate e in inverno, per mettere alla prova le batterie quando soffrono di più, cioè al freddo, quando l’autonomia tende a crollare.
Le tre regine dell’efficienza
Sono dodici i modelli finiti sotto esame. A dominare la classifica non sono le ammiraglie da vetrina o le sportive ipertecnologiche, bensì tre compatte elettriche: Mini Cooper E, Fiat 600e e Citroën ë-C3. Sono loro ad aggiudicarsi le ambite cinque stelle. La Mini diventa la “campionessa del mondo della sostenibilità” con un punteggio del 97%, seguita immediatamente dalla Fiat 600e, distanziata di un solo punto. A completare il podio la Citroën ë-C3, con un convincente 91%. Il segreto delle prime due? Una batteria di dimensioni contenute: 40,7 kWh per la Mini e 54 kWh per la Fiat. Dimensioni che riducono il peso, migliorano l’efficienza e soprattutto tagliano le emissioni nella fase di produzione. Nei test su strada, con temperature miti, la Mini ha consumato appena 15 kWh ogni 100 km, mentre la Fiat 600e si è fermata a 15,5 kWh. L’unico limite, per entrambe, resta l’autonomia: in estate la Mini arriva a 268 km reali e la Fiat a 340; in inverno, però, i valori scendono rispettivamente a 184 e 225 km. La terza classificata Citroën paga proprio su questo fronte, pur mantenendo un ottimo bilanciamento generale.
Gli altri modelli presi in esame
Subito dietro al terzetto delle eccellenze troviamo la Volvo EX30, che si ferma a quattro stelle e mezzo con un ottimo 89%. La Mercedes EQE 350+ totalizza quattro stelle e un punteggio del 70%, affermandosi comunque tra le migliori elettriche del segmento premium. Non è una questione soltanto di elettiche. La benzina resiste grazie alla Hyundai i20, capace di tre stelle e mezzo con un solido 60%. Più affollata la fascia intermedia: BMW Serie 1, Renault Rafale, Kia EV9 e Volkswagen Passat si assestano sulle tre stelle e un risultato compreso tra il 55% e il 59%. Fanalini di coda le due Mazda a ruote alte: CX-30 e CX-80 si fermano rispettivamente al 44% e al 34%.

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