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Un anno di test drive

Il 2025 di Drive Up

I giornalisti e i talent della nostra redazione hanno attraversato l’Italia e l’Europa mettendo alla prova modelli nuovi, aggiornati o completamente ripensati. Un percorso che parte dalle radici dell’industria automobilistica italiana e arriva alle visioni più avanzate della mobilità elettrica, passando per SUV, compatte, grandi berline e supersportive.

di Redazione Drive Up
30 Dic 2025 - 09:41
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© Ufficio Stampa  | Fiat 500 Hybrid
© Ufficio Stampa  | Fiat 500 Hybrid
© Ufficio Stampa  | Fiat 500 Hybrid

© Ufficio Stampa | Fiat 500 Hybrid

© Ufficio Stampa | Fiat 500 Hybrid

Torino, punto di partenza: Fiat 500 e Grande Panda Hybrid

Il viaggio non poteva che iniziare da Torino, simbolo dell’auto italiana. Qui Fiat ha rilanciato due nomi che hanno fatto la storia: 500 e Grande Panda, entrambe proposte in versione ibrida. La nuova 500 Hybrid conserva la forma della 500 elettrica, ma cambia la sostanza: sotto il cofano c’è il tre cilindri FireFly 1.0 da 65 cavalli, omologato Euro 6 bis, abbinato al cambio manuale. Una scelta precisa, che intercetta un mercato ancora legato al motore termico elettrificato. Sullo sfondo, Mirafiori è tornata a respirare: stop alla cassa integrazione e due turni per una produzione da 100 mila unità l’anno.

Accanto alla 500, Fiat riapre un capitolo fondamentale della propria storia con la Grande Panda Hybrid. Un modello che riporta il marchio nel cuore del segmento B, dove Fiat è stata leader per decenni con oltre 23 milioni di vetture vendute. La Grande Panda unisce un’impostazione moderna a un prezzo accessibile, mantenendo una forte identità popolare. Il design è nuovo, riconoscibile, funzionale. Non a caso è arrivato anche un riconoscimento importante: il premio “Auto Europa 2025”, che certifica il valore di un progetto pensato per durare.

Toyota Aygo X, la città cambia passo

Il viaggio di Drive Up incrocia un’altra svolta, più piccola nelle dimensioni ma tutt’altro che marginale nel significato. Toyota Aygo X porta l’ibrido dove prima non c’era: è la prima full hybrid del segmento A. Un primato che racconta bene l’approccio della casa giapponese, da sempre abituata ad arrivare prima, che si tratti di numeri o di tecnologia. Aygo X resta compatta, agile, pensata per la città, ma aggiunge brio e soprattutto efficienza: 3,7 litri per 100 chilometri. È un’auto che promette di cambiare le regole, portando l’elettrificazione nel cuore della mobilità quotidiana. Un passo piccolo solo all’apparenza, ma decisivo nel disegno più ampio di Toyota.

Renault: il ritorno delle icone, questa volta elettriche

Dalla tradizione italiana a quella francese. Renault continua a giocare la carta della memoria, ma con tecnologia attuale. Dopo la rinascita della R5, arrivano la Renault 4 E-Tech Electric e la nuova Twingo elettrica. La R4 riprende forme e dettagli del passato, dalle fiancate scolpite al tetto ispirato alla storica GTL, ma li reinterpreta in chiave 100% elettrica, con produzione europea. La Twingo, invece, punta su accessibilità e carattere: elettrica, colorata, pensata per costare meno di 10 mila euro. L’idea è chiara: rendere l’elettrico quotidiano, semplice, quasi naturale.

Citroën C5 Aircross: comfort come filosofia

Cambia il tono, ma non la direzione, con Citroën C5 Aircross. Un’auto che resta fedele allo spirito del marchio: privilegiare comfort e originalità rispetto alla prestazione pura. Cresciuta di 16 centimetri, la nuova C5 Aircross ha proporzioni più equilibrate e una presenza più solida. Dentro è un vero salotto viaggiante, soprattutto nella versione plug-in hybrid, capace di percorrere quasi 100 km in elettrico. L’abbiamo guidata anche nella nuova variante completamente elettrica, che rafforza l’idea di una Citroën sempre più orientata al benessere di chi viaggia.

Volkswagen T-Roc: evoluzione senza strappi

Volkswagen risponde con la seconda generazione della T-Roc, uno dei SUV più venduti d’Europa. Cresce nelle dimensioni, migliora negli interni e introduce nuove motorizzazioni ibride basate sulla piattaforma MQB evo. La filosofia resta quella della prima serie: equilibrio, solidità, facilità d’uso. Ma ora il salto è evidente nella qualità percepita e nei sistemi di sicurezza. Non rivoluzione, ma evoluzione ragionata. Ed è proprio questo che ha reso la T-Roc un successo commerciale.

BMW Neue Klasse: l’elettrico che guarda lontano

Se si parla di elettrico e tecnologia, BMW alza l’asticella con la Neue Klasse. Al salone di monaco abbiamo scoperto la nuova iX3, capace di percorrere 1.000 km dall’Ungheria a Monaco senza mai fermarsi a ricaricare. Merito della piattaforma Gen6 e della batteria da 108 kWh, con autonomia omologata di 800 km e ricarica DC fino a 400 kW. Un risultato che dimostra quanto l’elettrico stia crescendo. Anche se, per arrivare alla semplicità d’uso del termico, la strada non è ancora del tutto in discesa.

BYD Seal 6 DM-i: l’ibrido che sorprende

Sul tema dell’autonomia, impressiona anche la prova della BYD Seal 6 DM-i. Da Milano a Monaco e ritorno con un solo pieno. La versione touring supera i 1.000 km grazie al sistema super-ibrido dual motor: due batterie abbinate a un 1.5 benzina aspirato. Il risultato è concreto: 4,6 litri ogni 100 km. Una dimostrazione di come l’ibrido, se ben progettato, possa essere una risposta efficace alla transizione.

Volvo ES90: elettrico maturo

La Volvo ES90 rappresenta il punto più alto raggiunto finora dal marchio scandinavo sul fronte elettrico. È una fastback moderna, con richiami da SUV e un design che guarda avanti senza rinnegare l’identità Volvo. Prima elettrica a 800 volt del marchio, l’abbiamo guidata tra Nizza e Montecarlo nella versione a motore singolo posteriore da 333 cavalli. Comfort, autonomia reale e grande equilibrio: probabilmente la scelta più razionale per chi cerca un’elettrica premium senza compromessi.

Hyundai Ioniq 9: il grande salto

Hyundai completa il suo percorso elettrico con la Ioniq 9. Oltre cinque metri di lunghezza, fino a sette posti, più di 600 km di autonomia e un abitacolo che ricorda una business class. È il modello con cui il marchio coreano entra senza timidezze nel segmento premium. Le proporzioni sono imponenti, ma il design resta pulito e coerente. Un SUV pensato per famiglie, viaggi lunghi e mercati globali.

Supercar: Maserati e Ferrari, emozione pura

Il viaggio si chiude dove l’auto torna a essere emozione assoluta. La Maserati MCPura, evoluzione estrema della MC20, porta al massimo i valori del Tridente: design, artigianalità e prestazioni, con il V6 Nettuno da 630 CV.

E poi la Ferrari 296 Speciale, nata con un obiettivo dichiarato: essere la Ferrari più divertente di sempre. Dopo averla guidata, quella promessa appare tutt’altro che azzardata. Dalla pista alla strada, il divertimento è reale, concreto, totale.