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L'ex calciatore Zlatan Ibrahimović, oggi senior advisor del Milan, è stato premiato con la 'Ficts Guirlande d'Honneur', la più alta onorificenza della Ficts (Fédération internationale cinéma télévision sportifs), in passato consegnata ad altre leggende dello sport come Pelè, Andriy Shevchenko o Mike Tyson. "Sono molto contento, ho visto gli altri vincitori e mettere il mio nome in mezzo a queste leggende è una cosa che mi rende molto orgoglioso. Vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto in carriera, sennò non vinci questi trofei" ha detto Ibra ritirando il premio nel giorno del suo compleanno. La sottosegretaria allo Sport della Lombardia, Federica Picchi, gli ha anche consegnato una bottiglia di vino tipico della regione. Insieme a lui, è stato premiato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Mi piaceva molto giocare a calcio, ma poi ho capito che non avevo non dico il talento di Ibra... Non posso dire il nome di uno scarso, ma avrei detto il nome di un milanista" ha scherzato La Russa. "Avevo deciso di fare l'arbitro - ha raccontato -. Erano negli anni '70, e la politica era pericolosa, non che oggi non lo sia, ma allora per uno di destra...L'idea di dover stare in un posto per 90 minuti, col rischio che arrivasse qualche malintenzionato, mi indusse a rinunciare alla carriera di arbitro". La Russa si è reso poi protagonista di un siparietto con Ibra: "Perché non si è vista neanche una foto di Ibra con la maglia nerazzurra? - ha detto riferendosi al video con i gol dello svedese proiettato durante l'evento - Eppure ha giocato anche con l'Inter… Un falso storico… con noi ha vinto anche uno scudetto, col Milan ha dovuto faticare…". E comunque "oggi è il suo compleanno. Ma non eri nato 25 dicembre? Hai sempre detto che sei Dio…" ha proseguito rivolgendosi a Ibra che ha risposto con un sorriso. Durante l'evento è stato premiato anche la leggenda del motociclismo italiano Giacomo Agostini, vincitore di 15 titoli mondiali e 18 nazionali: "Tra poco aprirò un museo - la battuta di Agostini -. Si parla tante volte dei 15 mondiali. Un giorno Malagò mi chiama e mi dice: 'Ma tu sei italiano? Allora perché non dici mai che hai vinto 18 titoli italiani? Adesso lo dico…".