Il tecnico serbo ha poi elogiato il gruppo di giocatori a sua disposizione: "Io ho 22 titolari, nessuna riserva. Sta a me cercare di sbagliare meno possibile e stilare volta per volta la formazione migliore. Questa settimana hanno fatto tutti bene e quando un allenatore vede questa intensità è contento. Certe volte penso di interrompere l'allenamento per paura che si facciano male, ma poi penso che è la selezione naturale…".

L'importante è non far mai calare l'attenzione sia in allenamento che in partita: "Io cerco sempre di tenere la tensione alta perché è la strada per fare bene. Se pensiamo di essere dei fenomeni perdiamo con tutti. Quello che mi interessa è la continuità di prestazioni. Un calo di tensione può sempre succedere, anche se spero per i miei giocatori che non succeda. Bisogna usare la testa, non essere frenetici. A Palermo siamo partiti forte, avevamo troppa voglia. Quando sapremo dosare bene voglia e testa saremo un grande Toro. Questa squadra è fatta di cuore e qualità individuali e collettive. L'importante è che io veda la voglia e l'applicazione dei ragazzi in allenamento e poi in partita".

Rispetto per la Lazio sì ma niente sconti: "Per la Lazio ho molto rispetto perché è legata alla mia prima vita, quella da calciatore. Però ho rispetto per i colori attuali per cui non farò nessuno sconto. È una squadra difficile da affrontare, ma se mettiamo in campo la stessa rabbia e ferocia di Palermo anche loro avranno vita dura contro di noi".

Poi un caloroso appello al tifo granata: "Se allo stadio c'è una bolgia diventerà difficile per tutti batterci. Noi ci mettiamo cuore e gambe, loro la voce e il colore. Vorrei che domani ogni tifoso portasse qualcosa di granata per infonderci calore e incutere timore negli avversari".