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Torino, Juric: "difficolta' a segnare ma e' normale"

"Abbiamo difficolta' a segnare, ma e' normale: lo dicono i numeri dei

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"Abbiamo difficolta' a segnare, ma e' normale: lo dicono i numeri dei miei giocatori": cosi' il tecnico del Torino, Ivan Juric, analizza i pochi gol realizzati dalla sua squadra alla vigilia della partita di campionato contro il Sassuolo. "Servira' che tutti facciano la stagione della vita - aggiunge l'allenatore - ma abbiamo tante potenzialita': c'e' un bel mix tra giovani ed esperti, si e' creato un bell'ambiente e vogliamo continuare a crescere". Il croato ha superato la polmonite e tornera' regolarmente in panchina: "E' stato diverse vedere le partite da casa, e' stata una sofferenza perche' non puoi intervenire" commenta l'allenatore sulle sfide contro Lecce e Inter vissute a distanza. "Seguire le partite dalla tv non e' stato facile, e' stata una sofferenza perche' non potevo fare le mie scelte. Domani mi aspetto una partita difficilissima, perche' il Sassuolo ha fatto una squadra fortissima con un ottimo mercato. Loro hanno grande qualita' nel palleggio e nell'accelerazione, noi dobbiamo essere tosti e aggressivi per metterli in difficolta'", ha detto ancora. "Per migliorare i miei giocatori devono andare oltre, fare la loro stagione della vita. Ma guardando le statistiche in passato e' chiara la difficolta' nel fare gol", ha aggiunto il tecnico croato. "Abbiamo giocatori che negli anni passati hanno giocato poco e devono ancora trovare la giusta condizione, devo ancora decidere la formazione", ha spiegato Juric. "Buongiorno? Sta crescendo grazie alle conoscenze dell'anno scorso, sta dando un grande contributo ma non so se merita la nazionale", ha replicato. Per quanto riguarda il gioco della squadra, Juric ha dichiarato: "Gia' dalla seconda parte dello scorso campionato il gioco e' migliorato, sotto l'aspetto dell'estetica. Ora i giocatori riescono ad esprimersi meglio, avendo le conoscenze dell'anno scorso". "Si sta creando un bell'ambiente, un gruppo unito con un bel mix tra giovani e giocatori che sono dei leader naturali", ha dichiarato il tecnico croato.

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