SERIE B

Serie B: Lecce batte Salernitana nella sfida per il 2° posto, Scaglia salva il Monza a Chiavari

Al Via del Mare i giallorossi si impongono per 2-0 e allungano a +4 sulla terza piazza. Il Monza rischia ma pareggia all’89’ contro l’Entella, Venezia ko in casa con la Reggina

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Il Lecce batte 2-0 la Salernitana nella 31a di Serie B (orfana di Cremonese-Empoli, rinviata causa Covid): i gol di Pettinari e Maggio valgono la conferma al 2° posto e il +4 sui campani e sul Monza, che rischia in casa dell’Entella ma fa 1-1 all’89’ (a segno Scaglia). La Reggina espugna Venezia 2-0, Vicenza e Brescia rilanciano le ambizioni playoff. Vincono in coda Pescara e Cosenza, pareggi in Chievo-Spal (1-1) e Frosinone-Reggiana (0-0).

LECCE-SALERNITANA 2-0
Mancano ancora sette partite alla fine della stagione regolare, ma quella del Lecce è una spallata non da poco a una delle dirette concorrenti per la seconda piazza dietro l’Empoli. Il big match del Via del Mare è teso e combattuto e vede i salentini prima colpire una rocambolesca traversa con Coda al 32’, e poi segnare il gol del vantaggio al 44’ con Stefano Pettinari, che prende in controtempo la difesa avversaria e fredda Belec in uscita. Un gol dedicato a Marco Mancosu, capitano giallorosso assente a causa di una recente operazione per appendicite. Nella ripresa i campani accelerano e sfiorano il pari al 53’, con un cross di Jaroszynski respinto sulla linea da Meccariello, ma al 64’ restano in dieci per il rosso diretto a Bogdan (fallaccio su Coda). L’inferiorità numerica inevitabilmente condiziona il resto dell’incontro e Christian Maggio ne approfitta mettendo il sigillo sui tre punti al 72’, firmando il raddoppio che mette la parola fine, di fatto, alla contesa. Lecce ora a -4 dall’Empoli, ma soprattutto a +4 su Salernitana e Monza.

VIRTUS ENTELLA-MONZA 1-1
Non ha funzionato la sosta dopo il tremendo flop interno contro il Venezia: il Monza, senza Balotelli e Boateng, rischia una clamorosa sconfitta sul campo dell’ultima in classifica e si salva solo nel finale, vedendo però allontanarsi la seconda posizione occupata dal Lecce. La squadra di Cristian Brocchi opera uno sterile dominio territoriale nel primo tempo, e a inizio ripresa, al 52’, commette l’ingenuità che regala il vantaggio ai padroni di casa: Bettella stende Dragomir in area, Matteo Brunori trasforma dal dischetto. I padroni di casa provano a gestire il gol che permetterebbe loro di tornare in piena corsa nel discorso relativo alla salvezza, ma all’89’ arriva la doccia fredda: cross dalla bandierina di Barberis e colpo di testa di Filippo Scaglia, che viene dimenticato dalla difesa ligure e firma così il gol che evita la figuraccia. Resta però l’amaro in bocca, ai brianzoli, per un cammino che non riesce a ritrovare slancio: nelle ultime quattro partite è arrivata una sola vittoria, a fronte di due pareggi e una sconfitta.

VENEZIA-REGGINA 0-2
Grazie a un po’ di fortuna nel primo tempo e a due reti nella ripresa, la Reggina conquista tre punti importanti per allontanare la zona calda della classifica. I lagunari, in realtà, meriterebbero almeno un gol nell’ottimo primo tempo giocato al Penzo, ma la traversa nega la gioia a Johnsen al 36’ e a Modolo pochi istanti prima dell’intervallo. Il secondo tempo, però, è interamente di marca amaranto: la squadra allenata da Marco Baroni passa così in vantaggio al 52’, con la conclusione vincente dall’interno dell’area di Gianluca Di Chiara, e raddoppia al 68’, con la bordata dal limite di Mario Situm. I padroni di casa non hanno la forza di reagire negli ultimi venti minuti e spiccioli: arriva così una brutta battuta d’arresto, che impedisce allo stesso Venezia, che resta quinto in classifica, di approfittare dei risultati negativi di Salernitana e Monza.

VICENZA-CITTADELLA 1-0
Va ai biancorossi un derby veneto che rilancia le ambizioni playoff della squadra allenata da Mimmo Di Carlo e fa fare un ulteriore passo indietro a quella di Roberto Venturato, che nelle ultime tre uscite ha raccolto un solo punto. A decidere la sfida del Menti è la rete segnata al 20’ da Andrea Nalini, che sugli sviluppi di un calcio piazzato conclude di prima, dall’interno dell’area, sfruttando la sponda di Vandeputte e batte così Kastrati. Il Cittadella ci prova con tutte le proprie forze nella ripresa, ma la porta difesa da Grandi resta inviolata: i vicentini vincono e salgono così al decimo posto con 41 punti, -4 rispetto all’ultimo posto utile per i playoff, attualmente occupato proprio dal Cittadella, a pari punti con il Chievo.

CHIEVO-SPAL 1-1
Al miglior marcatore del Chievo risponde il miglior marcatore della Spal e al Bentegodi la sfida fra due delle pretendenti ai playoff termina in parità. Succede tutto in pochi minuti, nel primo quarto d’ora della ripresa: un fallo di Okoli su Canotto in area di rigore permette ai veronesi di portarsi in vantaggio al 54’, con la precisa conclusione dal dischetto di Luca Garritano, ma al 62’ Mattia Valoti firma di testa il pareggio, su azione da palla inattiva. La partita resta vivace fino al triplice fischio ma il risultato non cambierà più: gli estensi escono dunque indenni da un campo sempre difficile, mantenendosi all’interno della zona playoff. La Spal, infatti, è sesta con 46 punti, uno in più proprio rispetto alla squadra gialloblù allenata da Alfredo Aglietti.

BRESCIA-PORDENONE 4-1
Reduce dalla sconfitta contro la Salernitana che aveva interrotto la serie vincente di quattro partite, il Brescia riprende la corsa alla ricerca di un posto ai playoff battendo in modo convincente il Pordenone al Rigamonti: le rondinelle fanno capire subito le loro intenzioni e dopo un quarto d’ora sono già avanti di due gol, grazie alla splendida conclusione di Emanuele Ndoj al 9’ e alla zampata in area di Andrea Cistana al 15’. I friulani rispondono al 21’, con la rete di Sebastian Musiolik ma ancora Ndoj, con una conclusione identica a quella del primo gol, firma il raddoppio al 39’. La ripresa è pura accademia ma il Brescia continua ad attaccare e viene premiato all’88’, quando Jakub Labojko mette la sua firma sul poker che vale il -3 rispetto all’ottavo posto: la corsa verso il ritorno in Serie A resta difficile, ma sognare non costa nulla.

FROSINONE-REGGIANA 0-0
Per la scossa bisognerà attendere: almeno è questo quanto fa intuire il nuovo Frosinone di Fabio Grosso, subentrato all’esonerato Nesta. Una squadra che non riesce ad andare oltre un deludente pareggio interno senza reti, contro una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione. La partita, in sé, ha un canovaccio semplice: la squadra di casa prova a impostare il gioco, gli emiliani invece provano la sorpresa in contropiede. Le due filosofie però si annullano, almeno fino alla metà della ripresa: da lì in poi i ciociari ci provano con più convinzione e Venturi è bravo ad evitare la rete in un paio di occasioni, la più importante delle quali capita sulla testa di Iemmello all’88’. Lo splendido riflesso del portiere degli emiliani, però, salva il pareggio, anche se il punto non serve né a rilanciare le ambizioni di playoff dei ciociari né a rialzare in classifica la squadra allenata da Massimiliano Alvini.

PESCARA-PISA 3-1
Vittoria fondamentale nella corsa alla salvezza per il Pescara, che dopo un mese durissimo (un solo punto nelle quattro uscite precedenti) rialza la testa battendo il Pisa, squadra in lotta per i playoff benché proveniente, a sua volta, da un momento complicato. È la zampata vincente di Cristian Galano ad aprire le marcature al 41’, una rete propiziata da una splendida giocata individuale di Odgaard, autore dell’assist. Nonostante la pressione nella ripresa, il Pisa subisce il raddoppio al 90’: splendido il destro di Josè Machin, che si infila nel sette alle spalle di Gori. Non c’è però il tempo di esultare, perché Marconi riapre la partita neanche un minuto dopo: l’assedio finale, però, non è sufficiente, ed è anzi ancora il Pescara, in contropiede, a chiudere il match con la rete di Busellato al 97’, pochi istanti prima del triplice fischio che sancisce il successo degli uomini di Grassadonia.

COSENZA-ASCOLI 2-1
I silani tornano alla vittoria dopo oltre un mese e quelli contro l’Ascoli, una delle dirette concorrenti per la salvezza, sono tre punti pesantissimi, ottenuti in rimonta. Ai bianconeri non basta partire forte e andare in vantaggio dopo 21 minuti grazie a Danilo Quaranta, bravo a colpire di testa dopo la punizione battuta dalla sinistra da Sabiri: nel recupero del primo tempo, infatti, Brosco trattiene Gliozzi in area e l’arbitro Valeri assegna il rigore che Luca Tremolada trasforma nel gol del pareggio, mentre nei primi minuti della ripresa, al 54’, il sinistro letale dai venti metri di Ben Kone, attaccante ivoriano classe 2000, beffa Leali per il 2-1. Nel finale la squadra di Andrea Sottil non riesce a raggiungere il pareggio nonostante gli sforzi: arriva il primo ko dopo quattro risultati utili consecutivi.

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