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Decisivo il lancio di oggetti, fumogeni e petardi dei tifosi campani, che frena ogni tentativo di ripresa del gioco: gara interrotta definitivamente al 65', granata in Serie C
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La Salernitana saluta la Serie B nel modo peggiore, col lancio selvaggio di oggetti e petardi dei suoi tifosi che impedisce la ripresa della partita e la fa sospendere definitivamente. Dopo aver perso 2-0 a Marassi, i campani devono vincere con due reti di scarto, ma vengono colpiti da Coda (38') e Sibilli (49'). Al 65', sul 4-0 globale per la Samp, si scatena il caos. La Salernitana perderà a tavolino e scenderà in Serie C, blucerchiati salvi a quaranta giorni dalla retrocessione.
Così com'era successo due anni fa tra il Brescia e il Cosenza, i playout di Serie B non vedono la loro conclusione sul campo: sul 2-0 per la Sampdoria, i tifosi della Salernitana danno vita a un lancio spasmodico di oggetti che impedisce di riprendere e chiudere la sfida. La sospensione definitiva arriva dopo un tentativo fallito, Doveri manda tutti negli spogliatoi e arriverà l'inevitabile 3-0 a tavolino, che non renderà omologato il risultato del campo e certificherà la retrocessione in Serie C dei granata. I campani sono reduci da una settimana terribile per la maxi-intossicazione alimentare e devono vincere con due gol di scarto, per salvarsi. L'inizio è però horror, con la Salernitana che rischia subito: Christensen salva su Sibilli, Samp vicina alla rete anche con Meulensteen. La prima reale chance per i campani arriva al 21', quando Soriano sfiora il gol con un tiro a giro. Meglio ancora la Samp, però, all'Arechi: decisivo Christensen (due volte) su Ronaldo Vieira. Al 34' i tifosi campani esplodono per la rete di Ferrari, ma tutto è fermo per un precedente fallo di mano. Nel più classico degli scenari-horror, subito dopo l'ex Coda firma l'1-0 della Samp (38'). Ora la Salernitana deve farne tre per salvarsi ed entra anche Tongya, passando al 4-2-3-1.
Una mossa che scopre i granata e la Samp ne approfitta, chiudendo i giochi al 49': azione da corner e zampata di Sibilli per il 2-0, proteste campane (non accolte) per un tocco col braccio di Meulensteen. La gara è finita e scoppia il caos. La Curva della Salernitana si scatena infatti nella contestazione, fischiando i giocatori e lanciando di tutto in campo: seggiolini, oggetti, petardi, fumogeni. Deve entrare la polizia in assetto antisommossa e, dopo qualche minuto di tensione, Doveri sospende la sfida facendo rientrare tutti negli spogliatoi. Si rientra in campo dopo mezz'ora circa, per ripartire dal 65', e subito riprendono i lanci di seggiolini e petardi: Doveri sospende così nuovamente, dopo soli trenta secondi di gioco. Questa volta lo stop è definitivo. Non ci sono le condizioni per riprendere e la Curva della Salernitana è sul piede di guerra: ogni tentativo di riprendere, verrebbe frustrato dal lancio di oggetti. Boato dell'Arechi all'annuncio dello stop del match, che comporterà il 3-0 a tavolino. I campani salutano la Serie B nel modo peggiore e perdono la categoria, Samp salva a quaranta giorni dalla retrocessione sul campo e un mese dopo il caos-Brescia, che l'ha rimessa in gioco nei (contestati) playout.