Serie A, Udinese-Fiorentina 1-1: Edimilson risponde a Stryger

La Viola va sotto alla Dacia Arena e non riesce ad andare oltre il pari

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L'occasione per la Fiorentina era notevole: con 3 punti avrebbe raggiunto la Sampdoria in piena zona Europa. Ma la settimana è stata intensa e non tutti i ragazzi viola erano al 100%. Un'Udinese attenta e coraggiosa è passata in vantaggio con Stryger-Larsen, poi è arrivato il pareggio di Edimilson Fernandes. Un pareggio quasi naturale e anche difficile da leggere, forse più utile per i padroni di casa in chiave salvezza.

Non c'è mica sempre la Roma dall'altra parte. Senza polemiche: non capita spesso di incontrare una grande squadra in condizioni psicologiche precarie, disposta a lasciare spazi e poco propensa a una reazione emotiva forte. Ma la Fiorentina ha un allenatore saggio e capisce perfettamente quando può osare e quando non può farlo. E allora la scelta è quella di lasciar sfogare il più possibile i friulani, farli correre in mezzo al campo, oliare i meccanismi difensivi ben sapendo che contro una punta e mezza (Pussetto sorretto alle spalle da De Paul) basta una prestazione sufficiente per provare a mantenere puliti i guanti di Lafont. Risultato centrato nel primo tempo e rovinato all'inizio della ripresa su una distrazione della coppia Milenkovic-Biraghi che non vedono nei loro radar l'incursione di Behrami.

Semplicità al potere è il motto di Davide Nicola. Abituato alla sofferenza, la sa applicare anche alla sua professione. Ha capito ben presto, fin dal suo arrivo a Udine, che questa squadra ha dei limiti tecnici che non possono essere facilmente superati. La schiera allora nella maniera più realistica possibile, chiede grande sacrificio agli esterni per chiudere tutti gli spazi e ovviare alle tre punte viola. Predica attenzione ai centrocampisti e chiude giustamente gli occhi su qualche intervento un po' troppo deciso di Behrami, Mandragora e Fofana. Quando ogni punto diventa prezioso per costruire un pezzetto di futuro, un cartellino giallo speso bene diventa un jolly importante. Così come jolly importanti sono le giocate di De Paul e Pussetto, che sanno lottare, sì, ma hanno anche un bagaglio tecnico di assoluto valore.

Ci sono invece dei giocatori che a Firenze non godono di grandissima considerazione, forse perché da quelle parti c'è sempre il confronto con una nobiltà relativamente recente che può spostare l'attenzione dalla realtà della squadra. Uno di questi è Edimilson Fernandes, che nonostante il nome da brasiliano è uno svizzero di origini capoverdiane. In partite come queste, in cui anche la stazza fisica ha un suo significato, un Edimilson vale più di molti ballerini, soprattutto quando tira fuori la clava e tira dal linite per centrare il gol del pareggio. Un pari che non aggiunge carburante alle ambizioni europee della Fiorentina ma non boccia la squadra di Pioli, per l'attenzione del primo tempo e per la forza di reazione della ripresa. Ma non c'è mica sempre la Roma dall'altra parte.

DE PAUL 6,5 – Messo in una realtà come quella dell'Udinese, certe volte sembra un ragazzo di qualche anno più grande che si esibisce in una partita di ragazzini. Tecnicamente un'altra categoria, il problema è il gruppo di persone con cui si deve relazionare. Comprensibile che pensi di fare tutto da solo, ma anche così i frutti rischiano di essere scarsi.

MUSSO 6,5 – Se si è conquistato la fiducia di tutti e ha sfrattato Scuffet ci sarà pure una ragione. Emerge in maniera abbastanza evidente sulla prima occasione della Fiorentina: un colpo di testa perentorio di Pezzella, parato con uno stile discutibile ma con un'efficacia fondamentale.

MURIEL 5,5 – Portare via il posto a un investimento importante come Simeone è una responsabilità che pesa e si vede. Le prime impressioni sono state eccellenti, ma non sempre si può fare il fenomeno. E quando gli spazi da attaccare sono pochi e angusti, magari la furba cattiveria del Cholito potrebbe garantire qualche fastidio in più alle difese avversarie.

FOFANA 6,5 – Dal punto di vista stilistico forse è meglio soprassedere. Corre in maniera discutibile, ma ha un'efficacia in mezzo al campo che lo fa emergere. Strappare palloni e ripartire, tutto di forza e determinazione, questo è il suo umile modo di interpretare il mestiere di centrocampista, ma quando c'è da lottare per la sopravvivenza non importa se sei leone e gazzella, basta mettersi a correre. L'importante è che non tiri da lontano perché non è la specialità della casa.

PEZZELLA 6,5 – Le doti di leader sono innate in questo giocatore che si è guadagnato la stima di una città come era capitato ad alcuni suoi illustri predecessori e connazionali nello stesso ruolo. Pioli gli affida le chiavi della difesa e la libertà di andare a fare del male dall'altra parte, compiti sempre svolti con altissima dignità.

CHIESA 5 – È una grande risorsa per la squadra viola, ma deve avere la possibilità di esprimersi secondo le sue caratteristiche. Nel primo tempo ha anche qualche accelerazione delle sue, qualche incursione che fa paura, ma nella ripresa, con il doppio centravanti Simeone-Muriel, la sua vita diventa soprattutto sacrificio. Verso la fine avrebbe una palla d'oro per portare in vantaggio i suoi, ma spara un sinistro che non è da lui.

PUSSETTO 7 – A forza di vederlo combattere contro i mulini a vento sembra una specie di moderno Don Chisciotte che fa a sportellate e testate con la difesa avversaria. Ma poi si scopre che ha anche un destro educatissimo, capace di pennellate magistrali come quella che mette Stryger Larsen in condizione di appoggiare in porta la palla dell'1-0.

BEHRAMI 6,5 – Gioca da una vita e da sempre utilizza il propellente dell'adrenalina per correre, lottare, combattere una sua guerra personale, se serve anche uno contro tutti.

STRYGER LARSEN 6,5 – Prima di imparare esattamente come sia esattamente la pronuncia del suo cognome in lingua originale, il calcio italiano ha imparato ad apprezzarne le qualità atletiche e la dedizione alla causa, in questo caso anmche la puntualità nell'inserimento in area avversaria per andare a raccogliere quel babà del cross di Pussetto.

EDIMILSON 6,5 – La sua presenza in mezzo al campo è sempre rassicurante, perché al di là della stazza fisica impressionante, ha anche una sapienza tattica che mette i vicini di reparto nelle condizioni di dare il meglio. E poi a un certo punto scopri che ha anche un tiro fulminante dalla distanza e che può raddrizzare una partita

UDINESE-FIORENTINA 1-1
Udinese (3-5-1-1):
Musso 6.5; De Maio 6, Ekong 6, Nuytinck 6; Stryger-Larsen 6.5, Behrami 6.5, Mandragora 6, Fofana 6.5, D'Alessandro 6; De Paul 6.5 (29' st Okaka 6); Pussetto 7 (39' st Lasagna SV). A disp.: Nicolas, Perisan, Ter Avest, Zeegelaar, Opoku, Wilmot, Micin, Ingelsson, Teodorczyk. All.: Nicola 6.5
Fiorentina (4-3-3): Lafont 6; Laurini 6 (37' st Ceccherini SV), Milenkovic 5.5, Pezzella 6.5, Biraghi 6; Gerson 5.5 (14' st Pjaca 5.5), Veretout 6, Edimilson 6.5; Chiesa 5, Mirallas 5 (1' st Simeone 5.5), Muriel 5.5. A disp.: Terracciano, Brancolini, Hancko, Dabo, Nørgaard, Graiciar. All.: Pioli 6
Arbitro: Orsato
Marcatori: 10' st Stryger-Larsen (U), 20' st Edimilson (F)
Ammoniti: Milenkovic, Laurini, Gerson (F), Mandragora, Pussetto, Behrami (U)
Espulsi: -

La Fiorentina è rimasta imbattuta nelle ultime otto trasferte di Serie A (2V, 6N), non accadeva alla squadra viola nel corso dello stesso campionato dal febbraio 1998 (otto).

Con questo pareggio l'Udinese interrompe una striscia di quattro sconfitte consecutive contro la Fiorentina in Serie A.

Sia Stryger Larsen che Edimilson Fernandes hanno trovato il gol con il rispettivo unico tiro in questo incontro. Per entrambi inoltre è il primo gol in questo campionato.

Il gol di Stryger Larsen è il primo segnato da un difensore dell'Udinese in questa Serie A.

Edimilson Fernandes è il primo giocatore svizzero a segnare con la maglia della Fiorentina in Serie A.

Due dei primi tre tiri nello specchio visti in questo incontro si sono trasformati in gol.

L'Udinese è rimasta imbattuta in quattro degli ultimi sei incontri casalinghi di Serie A (2V, 2N), tante volte quanti nei precedenti 14.

Per la Fiorentina si tratta appena del secondo punto recuperato da posizione di svantaggio in trasferta in questa Serie A (l'altro v Sassuolo lo scorso dicembre).

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