SERIE A

Serie A, è davvero iniziato un altro campionato

Il gol di Dzeko riapre i giochi, il Napoli si ferma e anche Milan e Juve accorciano. Derby Capitale per un posto in Champions, in coda Samp e Verona tornano a fare punti

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Alla vigilia di questa particolare stagione spezzata in due dal Mondiale in autunno lo ripetevano tutti gli addetti ai lavori: "da gennaio inizia un altro campionato" e in effetti la ripresa della Serie A dopo 52 giorni di pausa ha portato subito a una svolta inattesa. Il gol di Dzeko a San Siro ha avuto l'effetto di un terremoto su un campionato che a molti sembrava già chiuso. Il Napoli ha conosciuto per la prima volta il sapore della sconfitta dopo 11 vittorie di fila e oltre ai nerazzurri si avvicinano pericolosamente in classifica anche il Milan e la Juventus, alla settima vittoria in fila senza subire gol. Rivoluzione in testa, ma anche in coda, dove la Sampdoria è tornata a fare punti (e gol) col colpaccio del Mapei.

TUTTO RIAPERTO PER IL TITOLO (ANCHE QUELLO D'INVERNO)
"La Prima sconfitta? La gestiremo bene" ha assicurato Luciano Spalletti dopo la partita, ma il ko di San Siro può lasciare il segno nella testa del Napoli e del suo tecnico. Certo non può essere una caduta a minare le basi sulle quali poggia il primato degli azzurri, ma la sconfitta contro l'Inter rischia di far riemergere i fantasmi del passato. A dare una mano al Napoli può essere il calendario, le prossime due trasferte saranno contro Sampdoria e Salernitana, ma la prova del nove sarà il big match contro la Juve del 13 gennaio, che nonostante il vantaggio cospicuo (+5 sul Milan, +7 sui bianconeri e +8 sull'Inter) potrebbe addirittura riaprire la corsa al titolo di campione d'inverno. 

Già, perché il ko del Napoli ha il doppio valore di minare le certezze della capolista e di dare tanta fiducia alle inseguitrici, Inter in primis, che finalmente è riuscita a rompere il tabù e vincere un big match in stagione. Lo sa bene Simone Inzaghi ("un'impresa battere il Napoli in questo momento, ci deve dare grande fiducia nel futuro"), che contro gli azzurri ha ritrovato anche quella solidità difensiva che fin qui era mancata.

Si avvicinano i nerazzurri e si avvicinano Milan e Juventus. I rossoneri continuano ad essere tormentati dagli infortuni e come ha sottolineato anche Pioli prendono troppi gol, ma ancora una volta si dimostrano una squadra compatta e organizzata in cui Tonali, Bennacer e Diaz danno qualità e quantità e che in più può contare su un fuoriclasse come Rafa Leao. Meno qualità di gioco ma stessa sfortuna con l'infermeria per Allegri, che ritrova Chiesa ma ancora una volta deve fare ampio affidamento sui suoi giovani e ancora una volta viene ripagato da una vittoria, la settima di fila senza prendere gol, brutta ma fondamentale per restare attaccati al gruppo aspettando Pogba, Vlahovic, Di Maria e gli altri.  

UNA CHAMPIONS CAPITALE
Alle spalle delle quattro di testa si accende il derby Capitale per un posto in Champions League. La Roma di Mourinho, che dovrà fare i conti con l'ennesimo infortunio di Zaniolo, strappa tre punti importantissimi senza quasi mai tirare in porta e aggancia la Lazio che naufraga al Via del Mare portandosi a soli tre punti dal quarto posto dell'Inter che vuol dire Europa che conta. I giallorossi domenica sono attesi dalla delicata trasferta sul campo del Milan, mentre per i biancocelesti ci sarà subito l'occasione per rialzarsi contro l'Empoli. 

LA SAMP PROVA A CREDERCI
Rivoluzione in testa e rivoluzione anche in coda, dove la Sampdoria dopo aver segnato 6 gol in 15 partite ne segna 2 in un tempo al Sassuolo, sbanca il Mapei e torna a fare punti e a credere nella salvezza, che al momento dista 5 punti. Muove la classifica dopo nove sconfitte consecutive anche il Verona, ma il pareggio di Torino forse è troppo poco per sperare in una vera svolta. Domenica la squadra di Stankovic ospiterà il Napoli e cercherà di portare a casa altri punti: sembra un'impresa impossibile, ma chi può dirlo... "È iniziato un altro campionato".

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