Riforma campionati, dal 2020/21 la Serie A potrà tornare a 18 squadre

Ogni 31 dicembre le leghe potranno decidere il numero di formazioni del campionato successivo: si parte nel 2019/20

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Il Consiglio Figc di ieri, oltre a deliberare la Serie B a 20 squadre e la nuova procedura in caso di cori razzisti, ha modificato l'articolo 49 delle normative interne federali aprendo la riforma dei campionati. A partire dalla stagione 2019/20, ogni 31 dicembre le leghe potranno decidere quante squadre parteciperanno nel campionato successivo: questo vuol dire che la Serie A potrà tornare a 18 squadre dal 2020/21.

Fermo restando che la stagione 2019/20 vedrà sia Serie A che B composta da 20 squadre, dall'anno successivo quindi le due leghe avranno la possibilità di decidere il numero totale di squadre partecipanti ai campionati (a patto che siano almeno 18: niente Serie A a 16 squadre, niente ritorno al 1987-88).

Affinché la delibera possa avere efficacia è necessario che venga ratificata con delibera del consiglio federale d'intesa con le altre leghe interessate, esclusivamente laddove la modifica dell'ordinamento del campionato abbia conseguenze sui meccanismi di retrocessione e promozione (per esempio se la Serie A dovesse tornare a 18 squadre, potrebbero cambiare anche i meccanismi di retrocessione e promozione dalla B che dovrebbe dare il via libera).

"Una decisione epocale, quello che per anni questa federazione ha tentato di fare senza riuscirvi. È la dimostrazione che i tavoli di confronto servono eccome. Ora sta alle leghe prendersi la responsabilità politica di poter determinare il proprio format. Per esempio, se la Lega di B vuole andare a 18 può chiederlo autonomamente ma si deve interfacciare con la Lega di A e di C" il commento di Gabriele Gravina, presidente della Figc.

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