GIUDICE SPORTIVO

Serie A: che stangata per De Paul, tre giornate per lo schiaffo a Candreva

Un turno di squalifica per Dessena, Calabria e Stepinski

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Tre giornate di stop per Rodrigo De Paul. Lo ha deciso il giudice di Serie A, a margine degli incontri della terza giornata. Il giocatore dell'Udinese, espulso nel match contro l'Inter, è stato sanzionato "per condotta violenta" e "per avere, al 36° del primo tempo, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito con un forte schiaffo il volto di un calciatore avversario", ovvero il nerazzurro Candreva. L'Udinese ha però deciso di presentare il ricorso contro la squalifica. Un turno di stop, con ammenda di 2mila euro, per Dessena del Brescia "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria". Una giornata di squalifica per Calabria (Milan) e Stepinski (Verona). Ammonizione e ammenda di 2mila euro per Olsen del Bologna, "per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria".

Per quello che riguarda i club, ammenda di 5mila euro al Cagliari "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco alcune bottiglie di plastica semi piene anche in direzione degli stewards, senza colpirli". Ammonizione con diffida per l'Atalanta "per avere, in riferimento a quanto disposto dalle Norme generali relative alle competizioni ufficiali della Serie A, consegnato la distinta di gara in ritardo sull'orario previsto" e al Genoa "per avere, in riferimento a quanto disposto dalle Norme generali relative alle competizioni ufficiali della Serie A, consegnato la distinta di gara in ritardo sull'orario previsto".

Nessuna sanzione per i buu razzisti di parte della curva del Verona contro Kessie e di quella del Cagliari contro Lukaku di settimana scorsa ("Nelle fasi antecedenti il calcio di rigore, e solo in quell'occasione - scrive il giudice -, si sono levati cori, urla e fischi nei confronti di Lukaku" e "sono stati percepiti alcuni versi da parte di singoli spettatori che però non sono stati intesi dal personale di servizio, né dai collaboratori della Procura Federale, come discriminatori a causa dei fischi e delle urla sopra menzionati").

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