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Sabatini: "Sarà ciclo Napoli, Spalletti addolorato per esonero"

18 Giu 2025 - 11:54
 © italyphotopress

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"Il Napoli sta avviando un ciclo di medio-lungo termine e sarà complicato tenergli testa. Visto così, viene il sospetto che per un biennio,magari anche un triennio, si vada incontro a un dominio di una squadra che era già forte di fatto e che lo sta diventando ancora di più". Così Walter Sabatini nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello sport. "Se vinci lo scudetto e ti presenti subito con De Bruyne allora stai lanciando un messaggio chiarissimo e preoccupante per la concorrenza - prosegue l'ex Ds di Roma e Inter - E se poi a tutto ciò affianchi la statura di quelli che già ci sono, tanto per fare un solo nome McTominay, non se ne esce. L'anomalia della recente storia del Napoli è stato il decimo posto di due campionati fa, perché ormai era da oltre un decennio che la società era modulata tra le grandi". Secondo Sabatini De Bruyne rappresenta "il calcio visionario di chi è capace di guardare dove nessuno mai oserebbe. Un artista che frequenta zone inaccessibili agli altri. Se sta in condizione, è destinato a fare la differenza. E il Napoli ad essere la grande protagonista dell'imminente futuro". Fra le altre big c'è l'Inter, che ha dovuto gestire l'addio di Simone Inzaghi: Non sono dentro gli uomini e non ho alcun diritto di avanzare ipotesi, dallamia più semplice alla più complessa. Banalmente, si può dire che c'è sempre una fine a qualsiasi storia", commenta. Quanto a Chivu "si è meritato l'Inter, forse la scelta appare precoce ma lui a Parma ha fatto bene,ha chiuso la stagione, che si stava mettendo male,senza mai trasmettere paura, né avvertirne". Il Milan, invece, ha scelto Allegri: "Uno che non deve chiedere nulla perché niente gli sfugge.Ha vissuto il Milan e vabbé che è passato più di un decennio ma il suo legame è rimasto solido". Gasperini, invece, alla Roma "porta con sé tutto quello che ha avuto modo di dimostrare a livello anche internazionale, perché la sua Atalanta ha costituito un punto di riferimento, come la sua idea. Sa bene che Trigoria non è Zingonia, che Roma non è Bergamo, che l'ambiente di una città meravigliosa ma provocatoria - e lo metta tra virgolette, per favore - avrà bisogno di una serenità interiore che lui ha e deve tirare fuori". Intanto la nazionale si è affidata a Gennaro Gattuso dopo l'esonero di Spalletti, che dice di aver sentito. Ho trovato un uomo terribilmente addolorato, ferito nel suo orgoglio.Sentiva la Nazionale in maniera schiacciante, aveva motivazioni straordinarie e ha avvertito la sofferenza. Gli auguro di trovare presto una panchina, l'unico modo che conosco per fronteggiare questa delusione. Luciano è uscito da gigante: ne è venuta fuori, nelle ultime scene, la rappresentazione della solitudine e un allenatore di quello spessore non lo meritava. Ma so chi è, quanto vale, so come si rialzerà". A Gattuso "bisogna augurare la fortuna che è mancata, in certe circostanze, a Spalletti. Siamo tutti tifosi della Nazionale, il nostro movimento non può permettersi un'altra defezione".

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