Il tecnico giallorosso alla vigilia della semifinale di ritorno col Leicester: "Servirà maturità e intelligenza"
José Mourinho si prepara alla semifinale di ritorno di Conference League, in cui la sua Roma dovrà vedersela col Leicester dopo l'1-1 dell'andata: "Se sono contento di essere qui? Mi piace questo lavoro e vengo ogni giorno felice - ha detto il portoghese in conferenza -. Però è chiaro che voglio di più. La prossima stagione voglio certamente pensare a qualcosa di più grande. Io comunque conoscevo il progetto, la sua natura e la sua dimensione. Sono felice di condividere il mio tempo con tutto l'ambiente e cerco di dare tutto quello che posso. È stato un percorso difficile per tutti e per questo penso che meritiamo di festeggiare. Sarebbe straordinario vincere un trofeo".
Mou ha poi parlato del match che si attende e di come vorrebbe che lo affrontassero i suoi giocatori: "È sempre difficile dire ciò che sarà. A volte viene fuori una partita diversa da quella a cui hai pensato. A me piacerebbe una partita come quella di Leicester, cioè con Rui Patricio impegnato una sola volta in 90 minuti. Questo sarebbe importante per noi. Il pubblico se vuole ci può aiutare, noi però come squadra dovremo avere la maturità e l'intelligenza di gestire la partita senza emozioni e nel modo più razionale possibile".
E a proposito di pubblico, i giallorossi saranno accolti da quello delle grandi occasioni, vista la possibilità di accedere a una finale europea: "Non ho dubbi rispetto all'empatia che si è creata tra noi come squadra e i tifosi. Siamo insieme in competizione da più o meno 10 mesi, con momenti più belli e meno belli, ma siamo stati sempre insieme. Ora si giocano all'Olimpico le ultime due sfide della stagione e sarebbe bello festeggiare questa empatia che è si è creata e che rimane, al di là dei risultati. Quello che dico ai tifosi è che noi giochiamo per noi, ma anche tanto per loro e che mi piacerebbe che loro domani giocassero la partita con noi. Si può stare allo stadio come spettatore, ma si può stare anche allo stadio per giocare la partita. Se abbiamo 70mila spettatori non significa niente, se abbiamo 70mila giocatori, la storia è diversa. Questo chiediamo, io e i giocatori. Non venite allo stadio a guardare la partita, venite a giocare".
Contro gli inglesi non ci sarà Mkhitaryan, out per un problema al flessore: "Ci sono squadre top dove hai due giocatori simili per ogni posizione, squadre che non soffrono le assenze. Noi invece non abbiamo un altro giocatore come lui. Non ci sono possibilità di fare le stesse cose con un altro giocatore. Possiamo farle in modo diverso. L'obiettivo comunque non cambia. Vogliamo andare in finale e mettere in campo tutto ciò che abbiamo. Domani sarà la 14a partita in Conference League. Non ci siamo mai fermati giocando ogni giovedì e domenica in campionato con tutte le difficoltà del caso. Non c'è lui, ma siamo qui come squadra che andrà domani a combattere. Oliveira e Veretout? Come tutti gli altri sono in condizione di dare tutto ciò che hanno. Domani possiamo vincere, ma solo se tutti noi siamo al massimo. Sono assolutamente convinto che chiunque giocherà, ci aiuterà".
Infine elogi per i rivali e per il loro tecnico, Brendan Rodgers: "Quello che ha fatto il Leicester è fantastico. Dopo quel successo (la vittoria della Premier League nel 2016, ndr) è cresciuto a ogni livello. Adesso può avvalersi di alcune delle strutture migliori d'Europa. Congratulazioni a questo club. Rodgers non mi sorprende. Molti si dimenticano di quello che ha fatto a Liverpool, dove con molte meno risorse di quelle attuali ha ottenuto risultati straordinari. La gente poi non segue il campionato scozzese (3 Coppe di Lega, 2 campionati e 2 coppe di Scozia vinte col Celtic, ndr) e inoltre ha vinto delle coppe nazionali in Inghilterra (FA Cup e Community Shield nel 2021, ndr). È la persona giusta per il club, un connubio perfetto, ma spero che domani sia la nostra giornata".