"Non sarò mai un peso per il club"

Il tecnico: "I conti li faremo a fine stagione"

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Non fa mistero alcuno che la situazione sia pesante, decisamente pesante. E che la luna di miele con la Roma potrebbe anche essere finita. Rudi Garcia si prende le colpe del k.o. interno con la Sampdoria e svela un retroscena non certo prevedibile solo pochi mesi fa: "Sono sereno e tranquillo, ho imparato a innamorarmi di questa Roma e di questa città, ma non sarò mai un peso per questo club. Faremo i conti alla fine della stagione".

L'analisi del match è lucida e realistica: "Abbiamo giocato bene per un'ora ma non abbiamo avuto successo nelle giocate offensive, poi alla loro prima occasione, dovuta a errori nostri, segnano. E diventa ancora più difficile quando perdiamo un giocatore per un'espulsione incredibile. Dobbiamo saper perdere dignitosamente, siamo tutti delusi ma come ho detto ai ragazzi dobbiamo rialzare la testa. Giovedì abbiamo un'altra gara e sono contento che sia in casa, perché vogliamo qualificarci."‏ C'è però una Lazio che preme e che ora è lì a -1 dai giallorossi. Garcia, però, pensa di partita in partita: "La mia unica preoccupazione è qualificarci giovedì. Poi dobbiamo vincere in campionato, ma finchè abbiamo occasioni credo che torneremo a segnare. Senza occasioni sarebbe preoccupante". I fischi fragorosi alla fine del match sono lo specchio della situazione che il tecnico francese cercherà di risolvere in un modo solo: "Per cambiare le cose bisogna vincere e concentriamoci su giovedì. Solo vincendo torneremo ad essere più felici".
Sul futuro di Garcia arrivano anche le parole di Baldissoni: "L'allenatore non è in discussione, perchè se lo è lui, lo siamo tutti. Dobbiamo essere compartecipi sia nel dividersi i meriti che i demeriti".

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