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Torino, Juric al passo d'addio: "Troppe critiche, situazione logorante. Anche con l'Europa non resto"

Le parole del tecnico granata sanno d'addio a un passo dall'Europa: "Siamo a un passo da un risultato stratosferico, ma mi piacerebbe più felicità. Altrove non ho mai vissuto questa situazione"

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Torino, Juric al passo d'addio: "Troppe critiche, situazione logorante. Anche con l'Europa non resto" - foto 1
© Getty Images

Con il 3-1 al Milan nel penultimo turno di campionato, il Torino può ancora sognare l'Europa. Dipenderà anche dalla Fiorentina, ma il sorpasso al Napoli campione d'Italia in classifica certifica l'ottima stagione dei granata. Ivan Juric però, a differenza di quanto dichiarato in passato, sembra essere in ogni caso pronto all'addio a fine stagione: "Siamo vicini a qualcosa che sarebbe incredibile - ha commentato il tecnico granata -. Abbiamo fatto una stagione oltre ai nostri limiti dopo un inizio titubante, marciando a grande livello".

"L'Europa non cambierà il mio destino - ha annunciato Juric a Sky -. Avevo detto che sarei restato con l'Europa, ma qui c'è sempre una situazione di poca gioia e tanta polemica. Non ci sono i presupposti per rimanere, mi piace una situazione in cui si è tutti uniti e si rema dalla stessa parte, invece qua anche facendo una stagione favolosa c'è sempre un ambiente che non vive le cose con gioia. Questa situazione, in generale, con il tempo logora. Lavoriamo bene, ma da tutte le parti ci sono sempre troppe critiche pur avendo provato a cambiare qualcosa. Daremo il massimo per raggiungere un risultato stratosferico, al termine di un lavoro triennale fantastico, poi però basta".

Il futuro, seppur lontano da Torino, non è ancora deciso: "Il lavoro è fantastico, anche con la Primavera ci divertiamo e lavoriamo bene. Mi dispiace tutto il resto e mi chiedo perché non si possa gioire se la squadra sta dando tutto, sembra sempre che manchi qualcosa. Un'esperienza che non ho mai vissuto prima, vorrei più amore e meno litigi per godermi vittorie come quella di stasera contro il Milan, e che i nostri giocatori venissero più apprezzati. Non c'è la sensazione che il grande lavoro fatto sia capito e apprezzato, ma magari esagero io".

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