Roma, in settimana via al ritiro

In gioco la Champions e anche il terzo posto. La rabbia del tecnico e della società

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Rientro nella notte, intorno alle tre. Allenamento alle otto del mattino. Punitivo. Lunedì riposo. E ritiro da decidere: decisione che verrà presa martedì, alla ripresa degli allenamenti. Inaccettabile la prestazione contro il Milan. In gioco la qualificazione in Champions. Garcia non ci sta e non lo manda a dire: la strigliata è stata di quelle che non si dimenticano. Totti e compagni hanno ascoltato in silenzio.

Tutti sotto accusa. Tecnico e squadra. La stampa romana non fa sconti, i toni sono durissimi (dopo il doppio ko con l'Inter e con il Milan si ironizza sulla capacità dei giallorossi di resuscitare gli avversari in crisi), la città ribolle, la sponda laziale gode, quella romanista vive una sorta di psicodramma.
La decisione sul ritiro, martedì. Dopo la domenica punitiva, lunedì di riposo. Raduno a Trigoria martedì alle 10,30 e dopo l'allenamento la decisione se trascorrere tutta la settimana in ritiro in attesa di Roma-Udinese domenica sera. Francamente, sei giorni di ritiro sono troppi. 

La società è infuriata ma stamani a Trigoria non c'era nessuno del gruppo dirigenziale. Solo Garcia e i giocatori. Il tecnico francese ha convocato tutti negli spogliatoi per le otto del mattino. Molti avevano dormito proprio nel centro sportivo giallorosso ma la sveglia è comunque suonata dopo neppure cinque ore di sonno. Sempre che poi qualcuno sia realmente riuscito a dormire.

Garcia ha preso la parola dopo aver riunito il gruppo e per circa un quarto d'ora ha parlato a Totti e compagni usando toni molto duri: "E' inaccettabile rilassarsi perché sono state vinte due partite. Dovete capire l'importanza dell'obiettivo da raggiungere in queste ultime tre partite". Ovvero la partecipazione alla Champions League, definita "imprescindibile" dal ds Sabatini. I giocatori hanno ascoltato in silenzio il monologo del tecnico. 

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