Davanti a Chelsea e Atletico. La Roma di Di Francesco chiude la fasi a gironi della Champions al primo posto del gruppo. Un risultato straordinario vista la caratura degli avversari e quello dimostrato in campo dai giallorossi. Idee chiare, gruppo unito e tanta qualità. E' questa la ricetta di DiFra, che in pochi mesi ha saputo spazzare via l'ombra di Spalletti e iniziare un nuovo ciclo ambizioso. Merito del feeling tra tecnico e giocatori e anche di un Perotti ritrovato.
Già, perché l'argentino è forse l'uomo del destino di questa Champions giallorossa. Grazie a un suo gol il 28 maggio la Roma ha conquistato il secondo posto in classifica e l'accesso diretto ai gironi di Coppa, poi ieri è arrivata la rete col Qarabag per il primato nel Gruppo C. Due gol fondamentali per la storia e le ambizioni del club, che dopo la stagione 2008/2009 torna a chiudere un girone di Champions davanti a tutti e a entrare nelle top 16 d'Europa dalla porta principale. Un traguardo prezioso, raggiunto grazie al lavoro e alla mentalità di Di Francesco e alle qualità di una rosa che è riuscita a trovare i giusti equilibri. In attacco, grazie a Dzeko, El Shaarawy e Perotti, ma anche in difesa. Nelle sei gare di Champions, infatti, i giallorossi sono riusciti a tenere inviolata la porta in tre gare. Un dettaglio importante, che conferma l'attenzione meticolosa di Di Francesco ai dettagli. Questa Roma corre e ha voglia di stupire.
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