Roma, Baldissoni: "L'addio di Totti è una sconfitta di tutti. Deromanizzazione? Niente di più falso"

Il vice-presidente giallorosso: "Dispiace questa situazione, ma dobbiamo rispondere coi fatti"

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Le parole e le accuse di Francesco Totti alla proprietà americana nel giorno dell'addio ai colori giallorossi continuano a far discutere. Una risposta è arrivata dal vice-presidente Mauro Baldissoni che ha fornito il punto di vista del club sui fatti raccontati: "Non è vero che volevamo la deromanizzazione. In questi 8 anni Totti ha avuto due contratti da giocatore e uno da dirigente". Sull'addio di Totti: "E' una sconfitta per tutti".

La conferenza stampa fiume di Totti in cui l'ex capitano giallorosso ha spiegato i suoi motivi dell'addio alla Roma, è arrivata la versione societaria per bocca di Baldissoni dopo una nota in cui si giudicava la ricostruzione di Totti "fantasiosa e lontana dalla realtà". Sulla questione, e su ogni punto, è tornato il vice-presidente della Roma raccontando l'amarezza per un divorzio importante e per i toni utilizzati, partendo dalla presunta volontà della presidenza americana di deromanizzare la società mandando via Totti e De Rossi.

"Non c'è nulla di più lontano dal vero - ha ribadito Baldissoni -, dispiace che sia la sua percezione ma è figlia dell'amarezza, ma rispondiamo coi fatti: Francesco ha avuto due contratti da giocatore e uno da dirigente in otto anni di questa società, anche una proposta da direttore tecnico. Anche a De Rossi abbiamo fatto due contratti da giocatore e proposto di iniziare un percorso da dirigente o allenatore. Ci sono altri fatti, ma neanche li cito".

Sul Totti dirigente: "Il percorso per il passaggio da icona a qualsiasi altra cosa non è un semplice, anche Francesco andava accompagnato e siamo sempre stati convinti di questo, sapevamo di dover essere pazienti e aspettarlo. A metà del secondo anno da dirigente la società gli ha proposto di assumere il ruolo da direttore tecnico che lui stesso riteneva più consono, ma non ci aveva ancora dato una risposta. Siamo dispiaciuti della sua sensazione di non poter incidere, ma l'ha detto anche lui che per esempio nel caso Ranieri è stato ascoltato. Che alcune cose sue non fossero state considerate è normale in un lavoro di squadra, come in tutte le aziende non si decide da soli".

"A noi lascia tanta amarezza, è una sconfitta di tutti l'addio di Totti - ha concluso Baldissoni -. Evidentamente non possiamo che essere dispiaciutissimi. Dal punto di vista delle strategie di mercato, non sono asociate a questo. Non mi occupo di mercato, ma posso far riferimento a dei fatti. Quest proprietà ha investito senza sosta in questi anni. Ha completato un risanamento e ha portato risultati piuttosto buoni. E' tra le 10 società che hanno più investito per i calciatori, sempre tenendo conto dei paletti del FFP. Continuerà la proprietà a cercare di rendere competitiva questa squadra. Sbagliare può far parte di una gestione tecnica. Quiest'anno sono stati fatti degli erori. Questa è una motivazione in più per migliorarsi. Il presidente è una persona ambiziosa, vuole primeggiare nel campo sportivo. Voglio ricordare un grande equivoco di cui è vittima: lui parlando della sua avventurà spiegò che nello sport aveva avuto modi di acquistare con altri soci i Boston Celtics e conseguire un titolo NBA e sperava di farlo anche con la Roma. Lui non ha mai assicurato che sarebbe successo. Certamente rimane una sua ambizione”.

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