Sfortuna, imprecisione ed errori arbitrali. La Roma dopo il pareggio in Europa ha fallito l'aggancio alla vetta del Napoli uscendo sconfitta dalla sfida in casa con la Fiorentina dopo una buona prestazione macchiata da alcune decisioni arbitrali. Ai giallorossi però è mancato lo spunto da grande squadra, l'episodio chiave per sbloccare un match equilibrato, dimostrando di essere una creatura ancora incompiuta. E Dzeko torna a essere un incubo.
I ragazzi di Spalletti con ogni probabilità non meritavano di uscire sconfitti dalla trasferta di Firenze, va riconosciuto, ma in questi dettagli spesso e volentieri si cela la differenza tra la grandissima squadra in grado di lottare per il titolo fino alla fine e un'eterna incompiuta. La Roma dopo aver faticato a superare la Sampdoria e il mezzo passo falso in Europa in casa del Viktoria Plzen, ha mancato il riscatto sottoforma di successo importante contro un avversario tradizionalmente favorevole. E' mancato lo spunto decisivo in attacco frutto di una manovra costante ma macchinosa che ha portato Dzeko e compagni a trovare lo specchio della porta di Tatarusanu in sole tre occasioni prima di essere battuti dal contestato gol di Badelj.
Il limite di questo inizio di stagione della Roma è proprio nella manovra offensiva. Pur con un grande movimento e sforzo, come dimostrano i numeri, Dzeko continua a confermare numeri sotto le sue medie per quanto riguarda la realizzazione. Anche contro la Fiorentina è stato lui il giocatore a tentare la conclusione in porta più degli altri, ma senza mandare il pallone in fondo al sacco e mantenendo una percentuale realizzativa del 10%. Troppo poco per la punta di un iceberg che sta già perdendo solidità ma che dovrà ricompattarsi in fretta per non lasciare sul campo altri punti e speranze di un campionato di altissimo livello.
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