ACCADDE OGGI

Accadde oggi: dall’Inferno al Paradiso, la Roma vendica il 10 aprile

Nel 2007 i giallorossi subirono contro lo United una delle sconfitte più pesanti della loro storia, ma nel 2018 rimontarono tre gol al Barcellona

  • A
  • A
  • A

A volte il destino può regalarti grandi occasioni di riscatto e, da questo punto di vista, la Roma lo sa benissimo. Ci sono voluti infatti ben 11 anni esatti per “vendicare” il 10 aprile: una data che, fino a 24 mesi fa, veniva considerata maledetta dai tifosi giallorossi, che 13 anni addietro dovettero assistere a una delle sconfitte più umilianti per una squadra italiana nelle Coppe Europee.

L’anno era il 2007: partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Lo stadio è l’Old Trafford; l’avversario è il Manchester United di Cristiano Ronaldo. La formazione capitolina, allora allenata da Luciano Spalletti, deve difendere il 2-1 ottenuto sei giorni prima nell’andata all’Olimpico, grazie a Taddei e Vucinic. Tuttavia le cose si mettono dannatamente male per la Roma, che dopo appena 20 minuti va sotto per 3-0 in virtù delle reti di Carrick, Smith e Rooney (a segno anche all’andata). Basterebbero (si fa per dire) due gol per riportare il discorso qualificazione alle semifinali a favore di Totti e compagni, ma a cavallo del primo e del secondo tempo CR7 si scatena, realizzando la doppietta che dà il definitivo colpo di grazia alla Roma. Subito dopo la sesta rete di Carrick, arriva il gol della bandiera di De Rossi, ma nel finale di gara ci pensa Evra (entrato dalla panchina) a siglare il definitivo 7-1 per lo United. “Questa è la serata più triste della mia carriera”, dichiarerà a fine match uno sconsolato Totti. “Sette gol in Champions non li avevo mai presi. Vorrei rigiocare questa partita, sono convinto che non finirebbe mai così”. Quel desiderio non venne evidentemente realizzato.

Però il fato volle che quello sciagurato 10 aprile potesse trasformarsi, nei ricordi dei tifosi, in un’impresa storica per la Roma. L’anno diventa il 2018: è sempre una partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Lo stadio è l’Olimpico; l’avversario adesso è il Barcellona di Messi. All’andata i giallorossi avevano anche giocato bene a tratti, ma il Barcellona era sembrato troppo superiore e aveva vinto nettamente per 4-1, peraltro non senza qualche polemica arbitrale. A tingere, però, quella notte di inizio primavera di leggenda ci pensano Dzeko, De Rossi (su rigore) e Manolas. Il difensore greco, a otto minuti dalla fine, trova il colpo di testa vincente sul calcio d’angolo battuto da Under per il definitivo 3-0 che completa la Remuntada o, per meglio dire, la Romantada. L’Olimpico si trasforma in una bolgia: l’impresa, che pareva impossibile alla vigilia, diventa realtà. È festa grande nella Capitale: le strade si riempiono di tifosi con caroselli e cori. Il presidente James Pallotta si tuffa nella fontana di piazza del Popolo, per poi scusarsi con la sindaca Raggi e pagare la multa. Francesco Totti, che aveva smesso di giocare a calcio un anno prima, questa volta potrà esultare e scrivere su Twitter: “È in momenti come questo che è bellissimo vivere per questi colori! Daje Roma”.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments