WORLD FOOTBALL SUMMIT

Raiola attacca la Fifa: “Tra 10 anni smetterà di esistere”

Il potente procuratore non usa mezzi termini per ribadire alcuni concetti in difesa dei calciatori: “Niente limiti al talento”

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"Non c'è un caso su questo, la Fifa ha problemi all'interno di sé stessa e così deve trovare un capro espiatorio a cui dare tutte le colpe per spostare l'attenzione. Allora, dovremmo mettere un tetto salariale: ad esempio, dobbiamo mettere un limite al costo della Fiat 500 o della pizza?". Il re dei procuratori, Mino Raiola, si scatena nel corso del 'World Football Summit', evento quest'anno virtuale che tratta di affari legati al calcio, nel corso del quale i professionisti del business dello sport ed altri possono accedere a oltre 40 conferenze, presentazioni, tavole rotonde e sessioni di domande e risposte che andranno avanti fino a domani.

Oggi è intervenuto Raiola, per discutere del tetto ai compensi degli agenti che la Fifa vorrebbe introdurre nel calcio, il cosiddetto ‘salary cap’: "I dirigenti dei club sono businessman laureati nelle maggiori università del mondo – le parole di Raiola - e credete che non possano prendere una decisione da soli o per un giocatore? La Fifa deve spostare l'attenzione su altri, per tenere il potere. ll 'cap' ai nostri compensi è motivo per combattere con noi, ma a quel punto bisognerebbe parametrare tutto: mettere un tetto ai soldi degli sponsor, agli stipendi dei dirigenti, a quello del presidente. Tutto questo è una cavolata, ed è illegale".

"E poi - aggiunge l'agente - alcune società sono quotate in borsa, non può essere la Fifa a dire come far funzionare le cose. È evidente che il sistema dei trasferimenti non sia più come vorrebbe la Fifa e i giocatori prenderanno le loro posizioni, perché sono il più importante asset del gioco, non è Infantino. Se mettiamo un salary cap, allora deve esserci per qualsiasi cosa: i trasferimenti, gli stipendi per i dirigenti. Real Madrid e Barcellona fatturano un miliardo di euro, chiediamo a loro perché il costo dei biglietti è troppo alto? Servirebbe un salary cap per gli attori, per i giornalisti, un limite per le quotazioni di Banksy, Leonardo da Vinci e Rembrandt. Com’è possibile mettere un tetto al talento? Siamo in un mondo capitalista, ma Infantino vuole tornare alla Nord Corea. Non ho problemi con la Nord Corea, ma ci vada lui".

"La Fifa non può dettare legge - conclude Raiola - e se c è un cap per la vendita degli iPhone, o ai compensi dei cantanti, si torna 75 anni indietro, alla Russia comunista, e non in un business multimiliardario. Ma la Fifa tra dieci anni non esisterà più, i tempi stanno cambiando".

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