"Abbiamo deciso di investire nel calcio italiano perche' crediamo che la Serie A sia all'alba di un periodo di rinascimento". Parole di Philip Raymond Platek, presidente americano dello Spezia Calcio e rappresentante della famiglia newyorchese che ha rilevato il club ligure nello scorso febbraio. La famiglia Platek, patrimonio stimato in 2 miliardi di dollari, rappresenta una delle sette proprieta' nordamericane nella massima serie insieme a quelle di Milan, Roma, Fiorentina, Bologna, Venezia e recentemente Genoa. "Ci siamo messi nei panni della persona media che non segue il calcio e ci siamo detti: quante squadre sapranno nominare? In Spagna Real Madrid, Barcellona e probabilmente l'Atletico Madrid. In Germania diciamo Bayern e Dortmund. In Francia una, il Psg. Ma in Italia i brand internazionali sono molti di piu'", ha detto nella sua prima intervista italiana. Per l'Italia gli americani hanno sempre un interesse particolare secondo il manager. "Faccio un esempio: in nessun notiziario americano sportivo ho mai visto menzionato il fatto che si stesse giocando Euro 2020 questa estate. Ma dopo la vittoria dell'Italia, le immagini dei tifosi italiani che festeggiavano nelle piazze delle citta' passavano anche sulle news generaliste. Anche questo mi fa pensare che ci sia una grandissima possibilita' di espandere il brand serie A nel mondo". E perche' proprio lo Spezia Calcio? "Non so se avete idea di quanto tutta l'area della Cinque Terre e di Portofino viva un periodo di grande fama negli Stati Uniti. La Spezia ci e' piaciuta subito per essere la porta delle Cinque Terre - ha concluso -, ma anche perche' e' una citta' vivace, con le strade piene di gente. Abbiamo percepito una sacco di energia. Quando abbiamo raggiunto la salvezza, ne abbiamo avuta la riprova".