Nazionale, Conte: "Volere e potere come nel 2016". Mancini: "La qualità c'è sempre stata"

Bonucci: "Oggi abbiamo ricreato un gruppo che si sente una famiglia"

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"Volere è potere", questo è il motto che i protagonisti della Nazionale italiana di calcio - presenti e passati - si sono cuciti addosso. Oggi che l'Italia è qualificata a Euro 2020 da protagonista, un filo unisce le dichiarazione di Conte (ct all'Europeo 2016), Bonucci (attuale capitano) e Mancini (attuale ct). "Nel 2016 riuscimmo a plasmare un gruppo pronto ad aiutarsi, avrei potuto continuare l'esperienza" ha ricordato Conte; poi il capitano "Ci sentiamo una famiglia".

La forza del gruppo e del lavoro oltre ogni singola qualità. Da sempre l'Italia ha fatto dell'unità di intenti oltre ogni ostacolo la propria forza, come nei Mondiali vinti nel 1982 e nel 2006. L'ultima prestazione sopra le righe degli Azzurri a livello internazionale risale all'Europeo 2016 quando arrivarono vittorie contro Belgio e Spagna e una eliminazione solo ai rigori contro la Germania campione del mondo: "Di quell'esperienza mi rimane che 'volere è potere', e lì volevamo tutti. Quando ci siamo salutati piangevano tutti, mi emoziono ogni volta che lo ricordo - ha ricordato l'ex ct Antonio Conte -. Riuscimmo a plasmare un gruppo di uomini pronti ad aiutarsi nelle difficoltà e nonostante non ci fosse grande qualità, riuscimmo a lavorare insieme".

Un po' come oggi, nel 2019, dopo l'esperienza negativa del Mondiale mancato. Un gruppo rinnovato guidato da Mancini che promette bene: "Oggi si è ricreato un gruppo che si sente una famiglia, quello che nel 2016 con mister Conte aveva fatto la differenza. Si era andato sgretolando nelle qualificazioni ai Mondiali, ora lo stiamo ritrovando e lo stiamo dimostrando", ha confermato capitan Bonucci. "Nessuno arriva in ritardo alle riunioni o ha mai detto una parola fuori posto, è la dimostrazione che questa è una squadra".

Un nuovo corso all'insegna della qualità che secondo il ct Mancini non è mai venuta meno: "Ho sempre pensato che in Italia i giocatori ci fossero, ci sono sempre stati. Possono capitare momenti in cui le cose non vanno tanto bene, situazioni non piacevoli come l'eliminazione dal Mondiale, ma gli italiani sono sempre stati fra i migliori. La mia positività è basata su questo, dando fiducia a questi ragazzi". Resta solo un piccolo problema per il ct: "Negli ultimi mesi giocano molti più giovani ed è una cosa positiva, ma la media degli italiani in campionato non è altissima".

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