NAZIONALE

Contro Macedonia e Ucraina ci si gioca Euro 2024, ma è emergenza difesa

Spalletti deve fare a meno di Di Lorenzo, squalificato per il primo match, Meret, Calabria, Toloi e Bastoni, mentre sono da valutare le condizioni di Cambiaso e dell'influenzato Vicario

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Una vera e propria ecatombe di portieri e difensori si è abbattuta sulla Nazionale alle prese con il doppio, decisivo, impegno contro Macedonia del Nord e Ucraina. Non si può fallire l'appuntamento con Germania 2024 e Spalletti lo sa molto bene. Passare dalle statue in piazza ai pomodori, in Italia, è un attimo. Di certo la doppia avventura verso la qualificazione all'Europeo non è iniziata nel migliore dei modi. Out Di Lorenzo, squalificato per la prima partita, Bastoni, sostituito nelle convocazioni dal romanista Mancini, Meret, Calabria, Toloi, con Cambiaso acciaccato e Vicario influenzato (a scopo cautelativo è stato chiamato Carnesecchi).

A tutto questo va aggiunto l'infortunio di Locatelli e la nota squalifica di Tonali. Anche il centrocampo, insomma, non sta benissimo, mentre per l'attacco il forfait di Immobile è una scelta del ct. Dando per scontati Donnarumma in porta e trequarti di difesa (Darmian e Dimarco sulle fasce e Acerbi in mezzo), il secondo centrale, il sostituto di Bastoni, insomma, sarà Gatti. In mezzo è sicuro il posto da titolare del richiamato Jorginho nel ruolo di regista, quasi sicuramente affiancato da Barella e Bonaventura (il più bravo a diventare trequartista in fase offensiva). Davanti, con Berardi e Chiesa ai lati, ci sarà Raspadori in mezzo. Sempre con il pensiero al fatto che l'impegno dura 180 minuti più recupero e che, anche vincendo a Roma, non ci si può permettere di perdere a Leverkusen con l'Ucraina. E' probabile, quindi, che Frattesi e Scamacca possano essere titolari nel secondo match. 

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