NAPOLI

Napoli, Ruiz: "Sfida storica col Barcellona ricordando Diego"

"Vogliamo toglierci anche il sassolino dell'ultima sfida in Champions. Il 3-1 del ritorno e' stato troppo severo e vogliamo una rivincita"

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© Getty Images

Dalle colonne di As Fabian Ruiz presenta il big match di Europa League Barcellona-Napoli e parla della sua avventura in azzurro. "Domani ci aspetta una partita storica, grazie a Maradona - ha spiegato il centrocampista -. Diego è un dio per i napoletani, abbiamo sentito il dolore della città dopo la sua morte e vogliamo rendergli onore di fronte alla squadra che lo ha portato in Europa". "Poi devo ammettere che abbiamo il desiderio di toglierci il sassolino dell'ultima sfida in Champions - ha aggiunto -. Il 3-1 del ritorno e' stato troppo severo e vogliamo una rivincita".

"Gli azulgrana sono una grande squadra, con enorme talento, ma arriviamo alla sfida con fiducia - ha continuato Ruiz -. Credo che sara' una gara equilibrata e spero che stavolta il risultato finale sia diverso". Poi qualche battuta sul momento del Napoli e sulla lotta-scudetto a partire da un periodo difficile in cui il Napoli è stato frenato dal Covid e dagli infortuni. "Con tante assenze e tante gare ravvicinate era tutto complesso, e l'anno scorso, con Gattuso, avemmo lo stesso problema - ha spiegato lo spagnolo -. Siamo riusciti, pero', a superare queste difficolta' e siamo ancora li', nella battaglia". "Sappiamo che e' difficile, ma siamo una grande squadra e possiamo restare lassu' fino alla fine, lo dimostrano i numeri - ha aggiunto parlando del sogno scudetto -. Ho vinto un titolo a Napoli, la Coppa 2020, e ci lascio' un sapore agrodolce per non aver potuto festeggiarla con la nostra gente a causa del covid". "Non riesco nemmeno a immaginare cosa accadrebbe se riuscissimo a realizzare il sogno. La citta' lo merita - ha proseguito -. Notiamo il suo sostegno non solo allo stadio, che e' normale, ma anche nel quotidiano, per strada, ovunque".

Durante l'intervista Ruiz ha poi descritto agli spagnoli il suo Napoli, partendo dall'addio vicino di Insigne. "Lorenzo ha vissuto sempre in questo club, pero' il calcio e' cosi' - ha speigato -. È stato triste, ma allo stesso tempo siamo felici del fatto che vada a vivere quest'esperienza. Fara' bene". "Io arrivai a Napoli per Ancelotti che mi cerco', e lavorare con un allenatore del suo livello e' speciale - ha continuato -. Spalletti e' un allenatore speciale, ossessionato dal calcio, lo adora, ci pensa 24 ore al giorno. È molto legato ai suoi giocatori, gli piace dialogare, scherzare, sa gestire il gruppo e siamo tutti a nostro agio con lui. Credo che questo si noti anche in campo, dove abbiamo sempre le idee chiare".

Chiusura per Koulibaly e Mertens. "Koulibaly e' un leader e una persona buonissima, tenta sempre di dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. Siamo stati felicissimi di vederlo campione d'Africa - ha concluso Ruiz -. Dries ha reso il mio ambientamento piu' semplice. Siamo sempre insieme, ormai fa parte della mia famiglia".

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