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NAPOLI

Napoli, Lucca: "Questo club è sempre stata la mia prima scelta"

L'attaccante azzurro si presenta: "L'esperienza all'estero e la gavetta mi hanno dato tanta cazzimma"

21 Lug 2025 - 21:28

Lorenzo Lucca si presenta come nuovo giocatore del Napoli: "Questa è sempre stata la mia prima scelta - ha spiegato l'attaccante in conferenza stampa dal ritiro di Dimaro -. È un percorso che sta iniziando e che può finire bene la prossima estate quando ci saranno i Mondiali. Devo giocarmi le mie carte nella maniera corretta, restando concentrato partita dopo partita. Qui sono stato accolto benissimo, siamo un gruppo unito che lotta per un unico obiettivo".

Poi due parole sul suo nuovo allenatore: "Conte è un mister che ha vinto tanto in Italia e all'estero, posso solo imparare da lui. L'aspetto mentale è una delle sue forze maggiori, ci siamo sentiti questa estate e mi ha chiesto come stavo. Abbiamo un unico obiettivo comune che è vincere partita dopo partita, poi alla fine si tireranno i conti. Io cercherò di dare il mio apporto con le mie qualità ed energie per aiutare la squadra a vincere".

Sulla carta Lucca arriva a Napoli come vice Lukaku, ma non è da escludere che il belga possa diventare il suo partner d'attacco all'occorrenza: "Lukaku è un giocatore fantastico, ha fatto una grandissima carriera ed è un giocatore da cui posso prendere tante cose positive. È un piacere giocare e imparare con lui, non vedo l'ora di scendere in campo. Mi ha già dato molti consiglio e lo apprezzo. Il mio ruolo? Io penso di essere un giocatore atipico che può andare in profondità o giocare al piede, ma devo solo restare concentrato per cercare di migliorare. Mister Conte mi darà una grossa mano, sono tranquillo e fiducioso. Devo solo ascoltarlo e fare quello che mi chiede per aiutare la squadra".

Lucca è il terzo acquisto più oneroso della storia del club dopo Osimhen e Higuain: "Essere accostato a loro è un piacere, ma io devo ancora dimostrare tanto. Rigori? Sono pronto a tirarli se serve, ma decide il mister".

L'ex Udinese ha infine passato del suo passato e del suo futuro in ottica azzurra: "La gavetta mi ha aiutato tanto a crescere, fin da quando avevo 14-15 anni mi sono confrontato con gente più grande. Lo consiglio molto, perché ti fa avere tanta cazzimma. So solo io so da dove sono partito e quanto ho lavorato per essere qui. L' esperienza all'estero? Mi ha aiutato tanto, anche se non ho giocato. Sono grato all'Ajax, ma ora la mia testa è solo sul Napoli. Gattuso? Ci ho parlato, mi ha chiesto come stavo e mi ha detto che ha stima di me".

© IPA

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MERET: "QUI STO BENISSIMO, PER RIPETERSI SERVE UNA ROSA AMPIA"

In giornata ha parlato anche Alex Meret, ai microfoni di Radio Crc: "Ci focalizziamo un po' su tutti gli aspetti, come lavori di forza o anche lavori tecnici in campo: cerchiamo di variare un po' anche in base a quello che andrà a fare la squadra in allenamento. Siamo un bel gruppo e ci stiamo preparando bene per questa stagione che sarà lunga e difficile. Quest'anno ci saranno molte più partite da affrontare, quindi dobbiamo essere pronti e anche numerosi, per sopperire a eventuali emergenze o rotazioni. Più il livello è alto, meglio si lavora in squadra e migliore poi sarà il rendimento in campo. La società sta intervenendo sotto tutti gli aspetti e questo è molto importante per noi, perché ci permette anche di far rifiatare qualcuno durante l'anno, recuperando energie importanti eventualmente per partite decisive", ha aggiunto.

Il portiere ha poi ripercorso la stagione del tricolore: "L'anno scorso è stata una grande stagione da parte di tutti e siamo stati bravissimi a restare attaccati alla vetta con grande umiltà, sacrificio e spirito di gruppo. Abbiamo sfruttato al meglio tutte le occasioni che ci si sono presentate, dobbiamo ripartire da questo. L'atteggiamento deve essere sempre positivo e il volersi aiutare gli uni con gli altri non deve mai mancare: è fondamentale".

Meret è ormai uno dei leader di questo Napoli. "Sono uno dei più vecchi, ormai sto iniziando l'ottavo anno qui a Napoli: mi sento uno dei più esperti e uno di quelli che può guidare i nuovi arrivati più giovani a integrarsi nel gruppo sia in campo sia fuori. Cerco di aiutare il più possibile i miei compagni di squadra. Quando sono arrivato qui avevo 21 anni: sapevo di essere arrivato in una grande squadra e di dover crescere tanto, ma pensare da qui a 7 anni di vincere due scudetti, una Coppa Italia e aver fatto questo percorso non me lo immaginavo. Sono orgoglioso di questo e sto benissimo qui. Sono felice e voglio continuare a regalare gioie a questi tifosi che le meritano".

Infine sulle più competizioni di quest'anno: "Serve una grande rosa e penso che la società si stia muovendo molto bene, abbiamo avuto già diversi rinforzi qui a Dimaro. Questo permette anche ai nuovi di avere tempo, assimilare quello che vuole il mister, il metodo di lavoro. Fondamentale è una rosa ampia, ma anche la mentalità e l'atteggiamento che devono essere quelli dell'anno scorso. Dobbiamo essere sempre squadra, voler fare la partita: partendo dalla fase difensiva e andando a sfruttare le occasioni che sappiamo di poter creare perché siamo una squadra di grande qualità".

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