Napoli ingolfato dalla cura Conte: De Bruyne splende ma non brilla, per Lang e gli altri vince la fatica"

Falsa partenza, ma sensazioni positive. Il Napoli di Antonio Conte non ha iniziato al meglio la preparazione alla stagione in cui in campionato difenderà lo scudetto sul petto e in Europa tornerà protagonista in Champions League, ma lo 0-2 contro l'Arezzo - squadra di Serie C - nella prima amichevole dell'anno non desta particolari preoccupazioni. A Dimaro i circa 2000 tifosi presenti hanno potuto assistere al debutto in maglia azzurra di Kevin De Bruyne e Noa Lang, oltre a tutti gli altri, ma anche se le qualità si è intravista solo a tratti, i famosi carichi di lavoro della preparazione dello staff di Antonio Conte sono più di una attenuante.

Del resto anche con il tricolore orgogliosamente appuntato sulla maglietta gli step da passare durante l'estate sotto la guida del tecnico salentino sono gli stessi. Intensità, fatica, lavoro duro raccontato sempre e comunque come massacrante da chi negli anni ci è passato. E ora tocca (nuovamente) ai giocatori del Napoli, compresi quelli che sulle spalle portano un cognome e aspettative importanti come Kevin De Bruyne.

Il fuoriclasse belga non ha brillato nei 45 minuti contro l'Arezzo con una condizione fisica e atletica sicuramente da migliorare, ma sia l'ex Manchester City che Noa Lang, un tempo anche per lui, hanno mostrato a sprazzi giocate, idee e colpi di classe. Non è un caso che comunque le due occasioni del primo tempo abbiano portato la firma di De Bruyne con due conclusioni a lato. Una qualità importante insomma che però, soprattutto nel gioco voluto dal Napoli di Conte, ha necessità del supporto di una buona gamba. Su questo punto il tecnico e il suo staff sanno tenere perfettamente il punto.

Discorso che va ampliato a tutto il resto della rosa con particolare attenzione agli altri nuovi acquisti. Conte nella prima conferenza stampa della stagione era stato abbastanza chiaro nell'indicare il ruolo da favorita del Napoli in quanto campione d'Italia, ma consapevole di un gruppo di giocatori da rinforzare numericamente e qualitativamente. Questo, con gli arrivi anche di Beukema, Marianucci e Lucca è stato parzialmente fatto, ma comporta - oltre all'aspetto fisico - anche una necessità di tempo maggiore per assimilare meccanismi e idee dello stesso Conte. Le prime indicazioni sono state positive dall'olandese e dall'ex Empoli, con il centravanti che ha provato ad essere un punto di riferimento per i compagni al centro dell'attacco, ma mostrando una fisiologica sofferenza dovuta a una struttura fisica importante.