Festa negli spogliatoi dopo il successo sull'Inter. Ancelotti: "So da cosa ripartire"
Non poteva esserci modo migliore, per Aurelio de Laurentiis, per festeggiare l'ultima partita casalinga del suo Napoli. Il presidente degli azzurri, al termine del match stravinto contro l'Inter, ha aspettato i giocatori negli spogliatoi, si è complimentato con tutti e ha poi festeggiato aprendo una bottiglia di champagne. Intanto Ancelotti è già proiettato verso la prossima stagione: "E' stato un campionato positivo, ottimo specialmente nella prima parte, un po' meno dopo, ma devo fare i complimenti alla squadra per la serietà dimostrata fino alla fine. Il mio futuro? Io qui sto bene, mi trovo benissimo e sono contento di restare altri due anni. C'è una clausola entro il 30 maggio che spero il Napoli eserciti", sorride.
E ancora: "La gara di oggi dimostra che abbiamo enormi qualità, ma ci sono state tante altre prestazioni di alto livello. Era importante chiudere bene per dimostrate grande serietà e professionalità. La squadra mi ha dato grandi segnali, ci è mancata un po' di continuità e motivazione visto l'enorme distacco. Abbiamo perso un po' di qualità che stiamo ritrovando in questo finale".
LE FESTA CON DE LAURENTIIS
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— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 19 maggio 2019
ADL: "SIAMO UNA SECONDA JUVENTUS" De Laurentiis ha anche fatto il suo bilancio ai microfoni di Radio Kiss Kiss: "Ancelotti è stato messo continuamente in competizione con Sarri, invece ha lavorato tantissimo per il Napoli e per progettare la squadra dell’anno prossimo. E' stato un secondo posto con 13 punti di vantaggio sull'Inter, siamo una seconda Juventus. I punti con i bianconeri magari possono essere in finale anche sotto i 10 punti. Abbiamo bisogno di mettere a posto attacco e terzini, quando saranno messi a posto allora avremmo fatto un passo in più. Una certa parte di tifoseria guarda sempre alla Juventus, noi dobbiamo fare il nostro campionato e non dobbiamo vedere sempre in casa della Juventus che va avanti da 120 anni con la stessa società e sono sempre stati molto aiutati perché sono stati, da altri punti di vista, i padroni dell’Italia".
E ancora: "Napoli non ha le stesse risorse di Torino e quindi bisogna usare il cervello per prendere le persone giuste. Lì fanno 5 milioni di incassi con l'Ajax per 35mila posti, noi 2 milioni con 40mila. Un certo tipo di tifoso, però, vorrebbe che uno si indebitasse per prendere Messi e Icardi per rispondere all’acquisto di Ronaldo. È difficile convincere alcuni giocatori e alcune mogli a venire a Napoli perché la città non gode di ottima pubblicità per il clima di serenità e di giustizia che si respira. Abbiamo 40 milioni di tifosi che ci apprezzano e possiamo diventare 80 milioni perché dobbiamo esplorare ancora Oriente e Australia. 80 milioni sono tanti, non sono i 500 della curva che contestano”.