De Laurentiis "stappa" con il suo Napoli

Festa negli spogliatoi dopo il successo sull'Inter. Ancelotti: "So da cosa ripartire"

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Non poteva esserci modo migliore, per Aurelio de Laurentiis, per festeggiare l'ultima partita casalinga del suo Napoli. Il presidente degli azzurri, al termine del match stravinto contro l'Inter, ha aspettato i giocatori negli spogliatoi, si è complimentato con tutti e ha poi festeggiato aprendo una bottiglia di champagne. Intanto Ancelotti è già proiettato verso la prossima stagione: "E' stato un campionato positivo, ottimo specialmente nella prima parte, un po' meno dopo, ma devo fare i complimenti alla squadra per la serietà dimostrata fino alla fine. Il mio futuro? Io qui sto bene, mi trovo benissimo e sono contento di restare altri due anni. C'è una clausola entro il 30 maggio che spero il Napoli eserciti", sorride.

E ancora: "La gara di oggi dimostra che abbiamo enormi qualità, ma ci sono state tante altre prestazioni di alto livello. Era importante chiudere bene per dimostrate grande serietà e professionalità. La squadra mi ha dato grandi segnali, ci è mancata un po' di continuità e motivazione visto l'enorme distacco. Abbiamo perso un po' di qualità che stiamo ritrovando in questo finale".

LE FESTA CON DE LAURENTIIS

ADL: "SIAMO UNA SECONDA JUVENTUS" De Laurentiis ha anche fatto il suo bilancio ai microfoni di Radio Kiss Kiss: "Ancelotti è stato messo continuamente in competizione con Sarri, invece ha lavorato tantissimo per il Napoli e per progettare la squadra dell'anno prossimo. E' stato un secondo posto con 13 punti di vantaggio sull'Inter, siamo una seconda Juventus. I punti con i bianconeri magari possono essere in finale anche sotto i 10 punti. Abbiamo bisogno di mettere a posto attacco e terzini, quando saranno messi a posto allora avremmo fatto un passo in più. Una certa parte di tifoseria guarda sempre alla Juventus, noi dobbiamo fare il nostro campionato e non dobbiamo vedere sempre in casa della Juventus che va avanti da 120 anni con la stessa società e sono sempre stati molto aiutati perché sono stati, da altri punti di vista, i padroni dell'Italia".

E ancora: "Napoli non ha le stesse risorse di Torino e quindi bisogna usare il cervello per prendere le persone giuste. Lì fanno 5 milioni di incassi con l'Ajax per 35mila posti, noi 2 milioni con 40mila. Un certo tipo di tifoso, però, vorrebbe che uno si indebitasse per prendere Messi e Icardi per rispondere all'acquisto di Ronaldo. È difficile convincere alcuni giocatori e alcune mogli a venire a Napoli perché la città non gode di ottima pubblicità per il clima di serenità e di giustizia che si respira. Abbiamo 40 milioni di tifosi che ci apprezzano e possiamo diventare 80 milioni perché dobbiamo esplorare ancora Oriente e Australia. 80 milioni sono tanti, non sono i 500 della curva che contestano”.

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