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L'ANALISI

Conte si è giocato il jolly, al Napoli ora serve Anema e Core: usare la testa per non perdere... la testa

Il tecnico azzurro ha chiesto più volte ai suoi giocatori di usare la testa contro il Genoa. Ora dovrà gestire la settimana più dura della sua gestione

di Max Cristina
12 Mag 2025 - 08:00
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© Getty Images
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"Testa... testa...", questo è stato il mantra urlato a piena voce da Antonio Conte per tutto il match del Napoli contro il Genoa. E proprio di testa, per scherzo del destino il primo in questo campionato, è arrivato il gol del 2-2 dei rossoblù che complica i piani scudetto degli azzurri e alza esponenzialmente la tensione per gli ultimi 180 minuti di campionato. C'è un vantaggio minimo da difendere ora nei confronti dell'Inter, con il bonus pareggio lasciando in campo prima del previsto e in maniera inaspettata, ma proprio in quelle raccomandazioni ripetute allo sfinimento c'è da ritrovare qualche segnale che il tecnico salentino aveva già captato. "Hanno fatto due tiri e segnato due gol" ha sottolineato lo stesso Conte dopo la partita, una situazione anomala per una squadra come il Napoli che dell'attenzione ha fatto il proprio punto di forza per tutta la stagione.

E si ritorna al punto di sempre a due giornate - bollenti - dalla fine. Al Napoli servirà avere la testa giusta per completare l'impresa tricolore tornando al Maradona ma passando prima dalla delicata trasferta del Tardini contro il Parma. Testa nelle giocate e nella capacità di mantenere quella lucidità in campo che a tratti nelle ultime settimane è mancata, nonostante i risultati e nonostante tutto, frutto anche di una rosa ristretta di giocatori spremuti dalla prima giornata. Un gruppo volutamente ristretto all'osso, a giudicare anche dai (non) cambi di Conte che per arrivare in fondo ha deciso i 13-14 giocatori da portare con sé, arrivando a crearsi uno scenario paradossalmente opposto a quello dell'Inter che passeggiando a Torino con le seconde linee ha chiarito a tutti di non temere il rush finale.

I tanti errori tecnici in mezzo al campo contro il Genoa hanno sottolineato proprio la mancanza di lucidità di alcune pedine fondamentali nel gioco azzurro, al netto dell'infortunio di Lobotka. Ora al campo spetta la risposta finale, un bivio fondamentale tra l'apoteosi tricolore o l'incredibile beffa all'ultima curva. Dalla risposta dei giocatori, dalla loro mentalità dipenderà un destino comunque ancora completamente nelle mani del Napoli. Servirà tutta l'esperienza di Conte e del suo staff per gestire la settimana più dura dell'anno lavorando molto sul gruppo per mantenere in allenamento e in partita la calma per gestire al meglio le poche energie fisiche e mentali rimaste, cercando di evitare altrimenti quel panico e quella frenesia di voler chiudere il discorso che potrebbe portare danni in un testa a testa - appunto - finale difficile da gestire ma da affrontare alla napoletana, Anema e Core: "Tenímmoce accussí: anema e core nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora stu desiderio 'e te mme fa paura".

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