BUFERA

Napoli: dopo l'ammutinamento, allenamento e niente ritiro

Dopo il Salisburgo la squadra non è tornata a Castel Volturno, questa mattina regolare allenamento verso il Genoa

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Dopo la bufera post-Salisburgo, il Napoli è tornato ad allenarsi a Castel Volturno. La squadra si è ritrovata in mattinata per l'allenamento in vista del Genoa, presente anche la dirigenza nella figura del ds Giuntoli (poi ultimo ad uscire). Dopo la seduta la squadra non è rimasta in ritiro e tutti i giocatori sono rientrati a casa. Ancelotti, che già si trovava a Castel Volturno, è uscito dopo pranzo assieme al figlio-vice Davide. De Laurentiis è invece stato fino al pomeriggio all'hotel Vesuvio, dove aveva soggiornato dopo il match di ieri sera.

LA RICOSTRUZIONE DI IERI SERA
Al triplice fischio del match contro il Salisburgo i senatori avrebbero chiesto di poter andare a casa, ma la società ha tenuto il pugno fermo comunicando alla squadra che il ritiro punitivo chiesto da De Laurentiis (e che aveva indispettito Ancelotti) sarebbe continuato. A questo punto la clamorosa decisione: il pullman che attendeva fuori dal San Paolo i giocatori con meta Castel Volturno è rimasto vuoto e gli azzurri sono tornati autonomamente nelle rispettive case (a parte tecnico e staff che sono tornati in ritiro). Un vero e proprio ammutinamento.

Voci provenienti da Napoli giurano che molti giocatori, in risposta a probabili multe, abbiano già iniziato a sentire i propri legali. Una sanzione economica arriverà sicuramente alla società a causa del rifiuto di Ancelotti e Llorente di presentarsi davanti a taccuini e microfoni per le classiche interviste post partita. E in tutto questo la società è rimasta in silenzio, sino al comunicato di oggi sulla tutela dei diritti del club in ogni sede.

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