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Monza, Palladino: "Ci vogliono grande cuore e anima, Gasperini un maestro"

Il tecnico si presenta: "Ho trovato una buona base, di questo devo ringraziare Stroppa. La società mi ha chiesto di fare del mio meglio"

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© acmonza.com

In casa Monza è il grande giorno di Raffaele Palladino, promosso a tecnico della prima squadra dopo l'esonero di Giovanni Stroppa. "Cercherò di dare il mio meglio, sono chiaro e ho grande voglia di fare bene - ha detto il neo allenatore in conferenza stampa -. Ho voluto vedere tutti i ragazzi, siamo tanti, ora è il momento di fare, tutti devono mettersi a disposizione, come hanno già fatto. Ho trovato una buona base, di questo devo ringraziare Stroppa, ha fatto un ottimo lavoro. Ieri è stato uno dei primi a telefonarmi per augurarmi il meglio. La società mi ha chiesto di fare del mio meglio".

Su chi lo ha ispirato come allenatore. "Gasperini per me è un maestro, sono riuscito da giocatore ad arrivare in nazionale. Mi ha insegnato calcio. Oltre a lui ho avuto bravissimi allenatori, ho cercato di prendere il buono da tutti".

Il battesimo sarà di fuoco: allo U Power Stadium arriva la Juventus. "Mi sto concentrando sul discorso tattico, stiamo cercando di trovare le soluzioni migliori, di tempo ne abbiamo poco, stiamo cercando di dare delle idee e di inculcare la mia idea di calcio. Di certo non deve mancare l'aspetto emotivo. Dopo dei risultati negativi a livello emotivo sei giù di morale, però devo dire che ho trovato dei ragazzi con tanta disponibilità, con voglia di rimettersi in gioco e fare bene. Nel calcio in cui credo io non può mancare l'entusiasmo. Devono divertirsi sotto un certo punto di vista, devono restare leggeri, positivi. Dobbiamo giocare con un cuore grande e un'anima pazzesca perché in questo momento oltre l'aspetto tattico c'è bisogno di un grande cuore".

In porta potrebbe toccare a Cragno. "Sta bene, si sta allenando, sto valutando tutto".

Il fratellino Pessina come capitano. "Tanti di questi ragazzi li conosco bene, sia personalmente che calcisticamente perché con alcuni di loro ho avuto il piacere di giocarci insieme. Umanamente li conosco un po' tutti e questo è un vantaggio. Con Pessina abbiamo condiviso anche la camera, ho un buon rapporto ma chiaramente non esiste l'amicizia con i calciatori ma esiste un lavoro che bisogna portare avanti. Il bene è ovviamente la squadra, bisogna subito svoltare e trovare la chiave giusta per arrivare a cambiare il trend".

Su cosa gli ha chiesto la società. "Mi ha chiesto di fare del mio meglio, di inculcare le mie idee, di riprendere la squadra e farla andare più forte. Non mi ha chiesto nessun obiettivo, il Presidente e il direttore mi hanno chiesto di fare soltanto il mio meglio, di questo sono super felice, questa è una dimostrazione di fiducia, Io lavoro 12 ore al giorno per cercare di fare del mio meglio, cercherò di dare il massimo per questa squadra".

Il colloquio con Berlusconi. "È stata una bellissima serata, mi sono sentito quasi a casa, come mi sento qui in famiglia a Monza. Mi sono sentito a casa, è stata una piacevole serata, abbiamo parlato di ogni singolo giocatore, di tanto di calcio, ovviamente non mi ha chiesto nulla in particolare, mi ha chiesto di dare il massimo".

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