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Un minuto di silenzio per Kobe Bryant: l'omaggio di FIP e Milan

Disposto il tributo su tutti i campi di pallacanestro. Rossoneri col lutto al braccio per il milanista Kobe. Reggio Emilia gli intitolerà una piazza

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La prematura scomparsa di Kobe Bryant, leggenda del basket rimasto vittima di un incidente con il suo elicottero insieme ad altre otto persone tra cui la figlia 13enne, ha colpito tutti e anche in Italia ci si è mossi per omaggiarlo. Il presidente della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi e in ogni categoria. Anche San Siro si fermerà: Milan con il lutto al braccio nella sfida col Torino.

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Piccoli gesti, ma doverosi e sentiti per onorare la vita e la memoria di Kobe Bryant, campione assoluto che ha sempre avuto nel cuore l'Italia e il Milan. Giovanni Petrucci, presidente della FIP, ha disposto il minuto di silenzio per tutta la settimana prima di ogni partita di basket.

Il silenzio per onorare Bryant e le altre vittime dell'incidente accompagnerà l'ingresso in campo anche di Milan e Torino a San Siro prima del match valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Inoltre i rossoneri disputeranno la sfida con il lutto al braccio per la perdita di un grande tifoso rossonero.

Nel 2013 Kobe era stato a Milanello e nel corso di un'intervista rilasciata a Milan Channel aveva raccontato la sua fede rossonera: "È sempre stato un sogno per me venire qua, quando ero piccolo guardavo Gullit, Rijkaard, Van Basten, Maldini... è sempre stata la mia squadra dei sogni. Nel mio spogliatoio a Los Angeles ho una maglia del Milan e una sciarpa".

SINDACO DI REGGIO EMILIA: "INTITOLEREMO UNA PIAZZA A BRYANT"

Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha annunciato sulla sua pagina Facebook che la città emiliana renderà omaggio a Kobe Bryant intitolandogli una piazza. Kobe era cresciuto in città seguendo le gesta di papà Joe che giocava con la Reggiana.

"Reggio Emilia intitolerà a Kobe Bryant la nuova piazzetta che si affaccia su via Guasco. Kobe era uno di noi: qui, e nei campetti della città, improvvisava delle sfide con atleti più grandi di lui, con i compagni di scuola. Mentre il papà spopolava in prima squadra Kobe è cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana. Il suo sorriso, il suo amore per il basket ci sono entrati dentro e un po’ di Reggio Emilia era entrata per sempre in lui, come ci aveva raccontato qualche anno fa tornando nella nostra città, che lui chiamava “casa”, per ragionare dei suoi progetti futuri, appena terminata la carriera professionistica in NBA. Riposa in pace Kobe, Reggio Emilia non ti dimenticherà".

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