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HERNANDEZ SALUTA

Theo, addio al Milan: scudetto, record di gol e quelle ombre nel finale

Il francese lascia ufficialmente i rossoneri dopo sei anni: l'amore iniziale e lo scudetto con Pioli, poi le tensioni con Fonseca e i tifosi

07 Lug 2025 - 12:03

Ci eravamo tanti amati. Potrebbe riassumersi così la storia tra il Milan e Theo Hernadez, ormai ufficialmente un ex calciatore rossonero dopo il passaggio all'Al Hilal, in Arabia Saudita, per 25 milioni di euro. Sei anni di luci iniziali che si sono pian piano spente, colpa dei cambi di allenatore e di un rapporto con i tifosi sempre più deteriorato. Un crescendo in negativo che ha visto Theo, nell'ultimo anno, vivere di fatto da separato in casa a Milanello, con prestazioni sotto tono e tensioni evidenti con l'ambiente rossonero.

Eppure, tutto era iniziato nel migliore dei modi, in quell'estate del 2019 in cui Paolo Maldini lo aveva strappato al Real Madrid riportando a San Siro un terzino sinistro degno di questo nome. Il popolo rossonero rivede le galoppate dei tempi migliori e soprattutto tanti, tantissimi gol arrivare dalla fascia sinistra. Per Theo saranno 30 reti totali in Serie A, dal 2019 al 2025, un record che gli ha consentito di diventare il difensore più prolifico della storia del Milan, scavalcando proprio quel Maldini che era stato suo primo sponsor nell'avventura rossonera.

Poi lo scudetto del 2021/2022 da assoluto protagonista nel Milan di Stefano Pioli, in quella parte di campo dove insieme a Leao ha rappresentato un incubo per tutti gli avversari. Theo-Leao coppia d'oro, la semifinale di Champions l'anno successivo ancora con Pioli in panchina, i gradi di vice-capitano che lo spingono a diventare, potenzialmente, una bandiera del Milan.

Ma poi, qualcosa si è rotto: l'ultimo anno di Pioli è negativo per la squadra, arriva Fonseca e l'inizio è dei peggiori. Il rapporto con il nuovo tecnico non sboccia mai, anzi è subito tensione e il 31 agosto arriva la grande rottura, l'ammutinamento di Theo (e Leao) al loro allenatore: nel match contro la Lazio, i due trascorrono il cooling break lontano dalla panchina, di fatto ignorando Fonseca. Poi, il 6 ottobre contro la Fiorentina, Hernandez fallisce un rigore decisivo e viene espulso. Infine, nel ritorno del play-off di Champions League contro il Feyenoord, un suo cartellino rosso per ingenua doppia ammonizione è decisivo per l'eliminazione del Milan dalla competizione.

E' la rottura definitiva, San Siro mormora, i tifosi non lo riconoscono più come punto di riferimento e la stagione si chiude nel peggiore dei modi con la sconfitta in finale di Coppa Italia e senza Europa. Un 2024/2025 da dimenticare e Theo è la fotografia della disfatta del Diavolo: ora c'è un altro capitolo, l'Al Hilal di Inzaghi, ironia della sorte avversario di tanti derby vissuti da Theo in questi sei anni al Milan. Due amori finiti a Milano, che rinascono nel deserto dell'Arabia. 

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