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Milan, senti Giroud: "Lottiamo per lo scudetto, Ibra un esempio"

L'attaccante francese pronto a tornare dopo un inizio difficile: "Shevchenko era il mio idolo, con Zlatan non vedo l'ora di giocare"

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Olivier Giroud è pronto a riprendersi il Milan. Dopo un buon inizio e la doppietta messa a referto contro il Cagliari l'attaccante francese è stato fermato prima dal Covid, poi da un problema alla schiena, ma ora non vede l'ora di rientrare ha un obiettivo chiaro in testa: "Prima di venire in Italia, quest'estate, ho parlato con Fikayo Tomori (suo ex compagno al Chelsea, ndr), che mi ha detto 'ti aspettiamo per provare a vincere lo scudetto' - ha rivelato in un'intervista ai microfoni del canale ufficiale della Serie A -. Non voglio mettere troppa pressione, ma noi lottiamo per il primo posto in classifica".

Getty Images

Giroud ha parlato anche di cosa abbia significato per lui passare in rossonero: "Sono orgoglioso di essere qui, la Serie A è il campionato che guardavo quando ero giovan. Il mio calciatore preferito quando ero adolescente era Shevchenko, sono fortunato ad avere l'opportunità di segnare come lui per questo club. Giochiamo a calcio per queste emozioni e non vedo l'ora di dare tutto per la squadra e per i tifosi del Milan".

Oltre che per Sheva, l'attaccante francese ha speso parole al miele anche per Ibrahimovic: "Ho giocato qualche volta contro Zlatan, se è ancora in campo a 40 anni significa che è un professionista eccezionale. Si prende cura di se stesso e del suo corpo, anche io cerco di fare così, per godermi il calcio finché il mio fisico me lo permetterà. Penso che Zlatan sia un grande esempio per i giovani ed è uno dei migliori attaccanti della Serie A. Non vedo l'ora di giocare al suo fianco e godermelo in allenamento. Ci divertiremo e vogliamo vincere qualcosa con il Milan ... per chi ha Ibra sarà più facile".

Poi i complimenti anche al connazionale Maignan ("credo diventerà il primo portiere della nazionale francese quando Lloris lascerà, ha molto talento") e un apprezzamento per mister Pioli: "Quando ho parlato per la prima volta con lui è stato facile e naturale. Abbiamo avuto una conversazione molto franca e mi piace il suo modo di pensare il calcio. Ho seguito il Milan l'anno scorso e ha fatto una grande stagione anche grazie al lavoro di Pioli".

Infine, una battuta sulle sue origini: "Entrambe le mie nonne erano italiane e sono fiero delle mie radici. Amo questo Paese e ovviamente la sua cucina, è un po' indietro rispetto a quella francese ma è comunque buona - scherza -. Non vedo l'ora di imparare meglio la lingua e scoprire meglio Milano per girarla con la mia famiglia".

 

Anche per via delle sue origini: "Entrambe le mie nonne erano italiane e sono fiero delle mie radici, ho imparato la lingua a scuola. Amo questo Paese e ovviamente la sua cucina, è un po' indietro rispetto a quella francese ma è comunque buona - scherza -. Non vedo l'ora di imparare meglio la lingua e scoprire meglio Milano per girarla con la mia famiglia

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