VERSO TORINO-MILAN

Milan, Pioli verso il Torino: "Dest e Brahim recuperati. Rinnovo? Non ci saranno problemi"

Le parole del tecnico rossonero alla vigilia del posticipo di domenica: "Stimolante incontrare le squadre di Juric"

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Reduce dalla bella vittoria di Zagabria e col match point ottavi di Champions contro il Salisburgo di mercoledì sera nel mirino, il Milan si rituffa sul campionato atteso dalla delicata trasferta sul campo del Torino di domenica sera, quando i rossoneri conosceranno già i risultati di quasi tutte le avversarie per il titolo. Stefano Pioli in pochi giorni si gioca un bel pezzo di stagione, per cui tra Torino e Champions alcuni nomi cambieranno, per garantire rotazioni e riposo a tutti e avere ogni risorsa al massimo della condizione possibile: "Dest e Brahim sono recuperati - ha detto il tecnico in conferenza stampa -. Metterò in campo la formazione migliore in base alle condizioni dei ragazzi. È stimolante incontrare le squadre di Juric, perché ti obbligano a trovare soluzioni". Poi una conferma sul rinnovo di contratto: "È come in un matrimonio, ci saranno solo da rinnovare le promesse. Non ci saranno problemi".

LA CONFERENZA DI PIOLI

Cinque giornate non si possono definire una volata, ma quanto sono importanti queste due settimane in vista di gennaio? 

"Siamo partiti a inizio stagione con l'obiettivo di finire il 13 novembre il più avanti possibile in campionato e con il superamento del girone. Abbiamo queste 5 partite importanti, la squadra sta bene: domani è la più importante. È stimolante incontrare le squadre di Juric, ti obbligano a trovare soluzioni".

Come stanno Dest e Brahim? Ci sarà del turnover? 

"Dest e Brahim sono recuperati, sono disponibili per essere convocati. Metterò in campo la formazione migliore in base alle condizioni dei miei".

Gioca Brahim o De Ketelaere?

"Brahim stava benissimo prima, ora sta bene. Con così tante partite ravvicinate una banalissima contrattura può diventare un problema per la partita successiva: non credo che per tanti dei miei giocatori sarà un problema giocare due partite consecutive, ma vedremo le scelte che farò".

Sul momento di De Ketelaere

"Abbiamo 5 partite importantissime per il nostro presente e futuro e tutti i giocatori sono concentrati su questo. A Milanello non c'è impazienza, abbiamo lungimiranza e lucidità per capire il percorso di un ragazzo giovane, quello che ci interessa sono qualità, intelligenza e disponibilità: nel suo caso ci sono tutte".

La forza del Milan sta nelle più scelte?

"La squadra titolare c'è e sarà quella che scenderà in campo domani, con possibilità di mettere tante qualità dall'inizio e a gara in corso. La concorrenza stimola. Vogliamo salire di livello ed è meglio avere concorrenza, perché i giocatori sanno che per convincermi di giocare al posto di un compagno devono dare ancora di più".

In che categoria di difficoltà va la partita di domani? 

"Sicuramente presenta molto difficoltà, non ci abbiamo giocato tantissimo tempo fa: malgrado eravamo in buone condizioni l'anno scorso non siamo riusciti a superare il Torino. Vogliamo dare continuità, i campionati si vincono con continuità, risultati, strisce di risultati il più lunghe possibili. Sarà un campionato equilibrato nelle posizioni di vertice. Fare bene domani è importante".

Obiettivo essere in testa prima della sosta?

"Non credo sarà così determinante essere in testa al 13 novembre, ma fare tanti punti sì. Per vincere lo scudetto servono intorno agli 85 punti; più partite si vincono in anticipo, più qualche sosta ti puoi permettere alla ripresa. Abbiamo perso immeritatamente col Napoli, poi 4 vittorie consecutive e abbiamo un'occasione da sfruttare domani".

C'è un rimpianto Pellegri?

"No, ha vissuto una stagione problematica a causa di diversi contrattempi. Aveva una concorrenza molto alta, sono state fatte le scelte migliori per noi e per lui. Gli auguro di fare bene, ma dalla prossima partita".

Su Maignan

"Maignan è qui, si sta curando da noi. Lunedì avrà un'altra valutazione e allora stabiliremo quando sarà possibile farlo rientrare".

Su Kalulu

"Pierre ha la sua strada da percorrere. Da centrale ha fatto cose eccellenti, tornando a giocare da terzino ci sono volute alcune partite per riprendere confidenza. È un giocatore con personalità e continuità, che rimane sempre in partita. È molto affidabile dal punto di vista mentale. Ci sono tante situazioni in cui può migliorare ovviamente, ma sta facendo bene e deve assolutamente continuare così".

Su come battere il Torino

"Dobbiamo giocare con qualità, l'avversario ci porterà tanta pressione, servirà grande personalità, farsi dare palla anche con l'avversario vicino. Questo farà la differenza, noi abbiamo queste qualità e quindi possiamo fare bene".

Sul rinnovo

"C'è solo da rinnovare le promesse, come nei matrimoni. Non so se sarà tra un mese o due mesi, ma non ci saranno problemi, anche perché ci conosciamo sempre meglio e abbiamo ancora tanti traguardi da raggiungere insieme".

Su Thiaw e Vranckx

"Stanno crescendo tanto, sono pronti. Poi ho tante soluzioni, ma sicuramente sono pronti per aiutare la squadra".

Su Pobega

"È tornato dal Torino più completo e consapevole. Ha fatto un'ottima stagione giocando con continuità. Si sa muovere bene in entrambe le fasi, ha caratteristiche importanti che secondo me mancavano alla squadra".

Sul Pioli 'psicologo'

"È sempre stata una mia priorità cercare di far salire di livello e ottimizzare le qualità dei giocatori a disposizione. Deve essere la priorità di ogni allenatore. Il club ci mette a disposizione qualità umane e tecniche, noi siamo qui per svilupparle. Poi è chiaro che qui lo stiamo facendo con ottimi risultati perché il materiale è di ottimo livello. Gli attori sono loro, se continuano a migliorare è perché hanno qualità e mettono disponibilità a lavorare in un certo modo. Grandi meriti vanno al club e ai ragazzi per la volontà e il sacrificio che ci mettono tutti i giorni".

Su Giroud, Origi e la mentalità da Premier League

"Hanno una mentalità per cui si fanno meno domande. Se ci sono 90 minuti di allenamento loro lo fanno a mille all'ora. Noi siamo più attenti al 'perché si fa questo o quest'altro', magari ci togliamo qualcosa a livello mentale. Loro sono molto più leggeri, vanno al campo dando il massimo seguendo il coach. Sono molto più liberi, meno preoccupati e pensierosi".

Sull'episodio di Assago

"Ne abbiamo parlato in spogliatoio, è qualcosa che ha colpito tutti noi perché ti fa pensare di essere nelle mani del destino. Ho sentito Galliani la sera dell'incidente, siamo molto vicini a Pablo Marì e al Monza, siamo contenti che supererà l'incidente".

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