VERSO ROMA-MILAN

Verso Roma-Milan, Pioli: "Sfida che vale doppio, ma non decisiva"

Il tecnico rossonero parla alla vigilia del big match dell'Olimpico: "Ho buone sensazioni per questo finale di stagione"

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Milan e Roma sono appaiate al quarto posto, ma nelle ultime giornate di Serie A tutto può accadere e la classifica è talmente corta che prevedere chi alla fine la spunterà è complicato. Certo la sfida dell'Olimpico potrà dare indicazioni precise e Stefano Pioli alla vigilia del match tocca i temi in conferenza stampa. SEGUI LA DIRETTA SCRITTA

LE PAROLE IN CONFERENZA

Il destino è nelle mani del Milan?
Bisogna dare continuità alle prestazioni

Che partita sarà?
Sarà uno scontro che varrà doppio e dovremo affrontarla con lo spirito necessario. Quella contro la Roma è una sfida che vale tanto, mancano poche partite alla fine del campionato e avremo tre scontri diretti. Dovremo fare punti in queste partite per i primi quattro posti che resta l'obiettivo stagionale.

C'è voglia di chiudere un cerchio?
Ho rivisto la partita dell'andata, giochiamo uno scontro diretto e siamo concentrati sulla sfida dell'Olimpico. Sulle palle inattive dovremo stare molto attenti visto che la Roma ha segnato il 40% dei gol così.

Come sta Giroud?
Sta bene, aveva bisogno di fermarsi un attimo ma è pronto per giocare.

Che difficoltà incontrerà il Milan?
La Roma ha una fase difensiva molto organizzata, soprattutto in casa prende pochi gol. Servirà attenzione e determinazione per scardinare la loro difesa, perché abbiamo le capacità per poter essere pericolosi.

Questo Milan ha qualcosa in più rispetto all'anno scorso?
C'è la sensazione che la squadra stia bene fisicamente e mentalmente, poi c'è la volontà di fare un grande finale di stagione. Si deciderà tutto nelle ultime giornate di campionato e nelle semifinali di Champions, vogliamo essere ancora protagonisti. Poi però le partite vanno vinte una alla volta.

Leao si sta esaltando per il finale di stagione o è solo più sereno?
Rafael è sempre stato molto inserito in squadra. Qualsiasi giocatore non può essere al massimo per 10 mesi all'anno, ha avuto il suo momento di difficoltà, ma ora sta bene. Ovvio poi le prestazioni positive ti danno fiducia ed entusiasmo, da lui ci aspettiamo tanto.

Contro la Roma sono sempre partite tese: si prepara in maniera diversa?
La Roma è una squadra forte e con Mourinho che ha creato una mentalità e una intensità di gioco di alti livello. L'ambiente dell'Olimpico è importante, poi ognuno fa quello che crede. Noi guardiamo alla nostra strada.

Come sta Ibrahimovic?
Zlatan sta meglio, ma ancora la diagnosi definitiva non c'è. Pobega e Florenzi non saranno convocati, l'esterno ha la febbre.

Come si gestiscono le forze a centrocampo anche a livello mentale?
Non ho bisogno di stimolare nessuno in questo finale di stagione. Pensiamo alla sfida di Roma, sappiamo l'importanza e pensiamo solo a quella. Bene avere delle scelte in più perché saranno tre settimane durissime.

Dalla Roma a Roma: che periodo è stato?
Non ci sono rimpianti, c'è stato un momento in cui le cose non sono andate come dovevano. Tutto quello che abbiamo fatto ci è servito per essere qui in questo momento.

Sarà più difficile recuperare fisicamente o mentalmente?
Dal punto di vista mentale si spende tantissimo, ma ormai per fortuna siamo abituati a giocare ad alti livelli e su più competizioni. Alleno dei professionisti che sanno gestirsi con cura nei particolare.

Com'è la sensazione in questo finale di campionato?
Ho buone sensazioni perché la squadra sta bene e gioca con la giusta concentrazione e disponibilità. Sappiamo cosa fare nelle partite importanti e le affrontiamo con umiltà e fiducia.

In base a cosa sceglie il trequartista?
Scelgo in base a come costruiamo il gioco e come vogliamo difendere. Sono tanti gli aspetti da valutare, ma ho giocatori duttili che sanno fare bene in diverse posizioni senza calare di rendimento.

Come sta Pobega e che lavoro state facendo su di lui?
Il dolore ce l'ha ancora ma sta diminuendo, non sta lavorando sul campo. Pobega sta facendo bene e sta crescendo tanto, sta aprendo le proprie conoscenze in diversi ruoli per diventare un centrocampista completo.

Lei si sente un padre per Leao?
Tutti i giocatori sono miei figli, sia a Milanello che quando sono a casa. Parlo con loro quotidianamente e penso che vadano ascoltati e capiti anche su altre situazioni, perché sono ragazzi di 20 anni con tutte le cose che ne consegue. Rafa è stato nel mio ufficio per più tempo in questi anni.

Che differenza c'è tra Roma-Milan e Napoli-Milan di campionato?
Difficile prevedere le partite, ma l'importanza della gara è su quel livello perché è uno scontro diretto. La corsa Champions però resterà aperta fino all'ultima giornata.

Quali sono i tratti di Pioli in questo Milan?
Mi piace pensare che la squadra vada in campo con idee chiare e spirito forte.

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