Dopo una stagione da dimenticare il belga ex Bruges in crisi anche con la sua nazionale, i rossoneri valutano il prestito
Da stella a esubero. Da colpo di mercato all'anonimato. Tutto in dodici mesi. Rischia di essere già ai titoli di coda l'avventura al Milan di Charles De Ketelaere. Tra prestazioni deludenti, esclusioni dall'undici titolare e occasioni mancate, il belga non ha lasciato traccia nella sua prima stagione giocata con la maglia rossonera. E neppure l'occasione dell'Europeo Under 21 ha dato la scossa all'ex Bruges.
La scorsa estate, al termine di un lunghissimo corteggiamento, il Milan riuscì a strapparlo al club neroblù con la valutazione record di 35 milioni di euro. Accoglienza da star e grandi attese, in parte ripagate all'esordio da titolare a San Siro contro il Bologna quando De Ketelaere, con una serie di giocate di pregevole fattura, entusiasmò il pubblico rossonero.
Una prima da applausi e l'inizio di quella che sembrava una bella favola, trasformata poche settimane dopo in un brutto film, con il 22enne belga, scavalcato nelle gerarchie di Pioli sulla trequarti, protagonista di partite no e clamorosi errori sottoporta. Quaranta le presenze totali in rossonero, zero i gol segnati, solo l'illusione di una rete a Marassi contro la Sampdoria annullato poi su segnalazione del Var.
Ruolino di marcia identico nelle tre partite giocate con il Belgio, da capitano e da titolare inamovibile, all'Europeo Under21, con i Diavoli Rossi subito fuori ai gironi. Una crisi infinita e un futuro adesso tutto da scrivere. Il Milan valuta. L'Atalanta spera nel prestito. De Ketelaere attende e sogna un'altra occasione, quella giusta, per prendersi finalmente il Diavolo.