“S. Siro come un teatro”, così gli ultras rossoneri in un comunicato su ‘la voce della sud’ in cui ringraziano anche quelli del Bologna per la solidarietà
© sportmediaset
Atmosfera surreale a San Siro per Milan-Bologna e la spiegazione arriva attraverso un comunicato direttamente dagli ultras rossoneri: “Oggi speravamo di potervi annunciare un’apertura sul fronte repressivo che da mesi attanaglia la nostra città e invece per l’ennesima volta siamo a raccontare una storia totalmente diversa – si legge su ‘la voce della sud’ – Se sul fronte black-list tutto resta invariato, con i principali protagonisti del tifo organizzato costretti ad emigrare in altri settori o addirittura rimanere fuori da San Siro, senza intravedere alcun cenno di apertura, sul tema striscioni/bandiere dopo settimane di riunioni tra le varie parti in causa (tranne i diretti interessati ovvero NOI) e mille evoluzioni in contrasto tra loro, la situazione attuale è che gli striscioni restano vietati o sospesi”.
“E se le alternative proposte per i tre gruppi principali a inizio giugno hanno trovato un minimo riscontro positivo, soluzioni che è bene ricordare sono state imposte e digerite a fatica dai ragazzi che si sono visti privati senza una motivazione logica del proprio pezzo di stoffa in cui da anni si identificano, tutti gli altri gruppi sono ostaggio di una non risposta o di nuovi divieti ingiustificati, che ci sono stati comunicati nella serata di giovedì (e mai in maniera ufficiale)”.
“Arrivati a questo punto e consci di tutti gli sforzi fatti da parte nostra pur di restare accanto al nostro amato Milan – continuano i Banditi – comunichiamo la sospensione a tempo indeterminato del tifo a San Siro, come accaduto nelle prime due partite casalinghe della stagione, fino a quando la società e le istituzioni non cercheranno una soluzione ragionevole al problema o in alternativa, troveranno il coraggio di scrivere nero su bianco le motivazioni di questa repressione”.
“Inoltre dalla Commissione di gradimento di via Aldo Rossi, dove sono stati inviati i ricorsi ad alcune lettere della black-list, attendiamo fiduciosi di poter visionare le informative di polizia citate nelle missive, che documenterebbero i comportamenti contrari all’ordine pubblico per i quali i ragazzi sono stati in lista nera e privati dell’abbonamento.
Ci si vede in trasferta!”.
MILAN-BOLOGNA
“Arriviamo a questa partita con una forte presa di posizione da parte di una tifoseria rivale, ben conscia che quello che sta accadendo a Milano è solo la prova generale di una nuova ondata di repressione che potrebbe colpire presto le altre curve in Italia.
A San Siro l’atmosfera da teatro questa volta sarà totale, con il silenzio che sarà una costante sia per la tifoseria di casa sia per gli ospiti. Una scelta forte quella dei bolognesi, non scontata, che apprezziamo molto, a maggior ragione in virtù del fatto che non c’è stata alcuna richiesta di solidarietà da parte nostra, segno che nel mondo ultras odierno esistono ancora uomini seri e tifoserie degne di questo nome”.