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Milan, Giampaolo non fa drammi: "Strada lunga, ma l'atteggiamento è buono"

"Non possiamo essere brillantissimi adesso e non ci interessa. Piatek? Deve smaltire la fatica"

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Dopo l'opaco 0-0 col Cesena, Giampaolo non fa drammi. "E' stata una partita dura, fisicamente impegnativa - ha spiegato il tecnico del Milan -. Non possiamo essere brillantissimi e non ci interessa esserlo ora. La gara però ci ha dato spunti per migliorare". "Siamo legati da equilibri sottili che vanno assimilati, messi a posto e fatti capire a chi si è allenato meno". "Serve tempo, la strada è lunga, ma l'atteggiamento è stato positivo - ha aggiunto -. Ci sono giocatori importanti che non hanno ancora lavorato col gruppo". 

"Dobbiamo inserire gli ultimi ragazzi in un modo di pensare collettivo - ha continuato Giampaolo -. Basta un’interpretazione sbagliata, l’idea è sempre di andare avanti ma così si rischia anche. Il gioco ambizioso richiede tempo e puntigliosità". "Quelli che hanno giocato dall’inizio ora danno più garanzie perché hanno giocato più tempo insieme - ha aggiunto -. Ci vuole tempo, ma questo non ci spaventa". "Quando ho parlato del tempo determinante l’ho detto perché sapevo sarebbe stato così, non cerco scorciatoie", ha continuato. Poi qualche battuta sui singoli. "Leao l’ho allenato una volta, Bennacer mai, Duarte tre volte - ha proseguito il tecnico rossonero -. Sono giocatori che hanno valore ma che in un pensiero collettivo non sanno nulla, come Paquetà e Kessie". " Suso è un giocatore forte - ha concluso  Giampaolo -. Le condizioni di Piatek? Dai report che abbiamo, ha un indice molto alto rispetto agli altri sulla percezione della fatica ed è quello che ha bisogno di smaltirla di più."

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