Milan, Gattuso naviga a vista in un mare agitato

Con la Spal l'ultima chance per salvare la panchina

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Il capitano Gattuso naviga a vista perché la tempesta non è calata d'intensità, anzi. Il porto si chiama Spal e Ringhio spera di arrivarci con la barca intatta. Missione difficile, le onde sono alte e si soffre di mal di... gol. Il problema principale, infatti, è che questo Milan ha smesso di segnare da un mese a questa parte. L'ultima rete in campionato, infatti, risale al 2 dicembre con Kessie, su rigore, nella vittoria contro il Parma. Poi quattro partite senza neanche fare il sollettico agli avversari (Fiorentina a parte), per dirla alla Ringhio.

Una crisi che ha un nome e un cognome su tutti: Gonzalo Higuain. Tra mal di schiena e voci di mercato il Pipita si è perso ed è incappato in un periodo buio. L'espulsione contro la Juventus non è stato il punto più basso, ma solo l'inizio della discesa. Un digiuno troppo lungo per uno del suo calibro arrivato a San Siro come salvatore della patria. Due mesi senza esultare, nove partite consecutive, 802 minuti. Numeri horror che tolgono serenità e lo innervosiscono. In campo ha perso lucidità e ogni occasione è buona per lamentarsi: con un compagno per un passaggio sbagliato o con l'arbitro per un fallo fischiato. In Italia non lo si era mai visto così e si potrebbe non vederlo più visto che il suo trasferimento al Chelsea è sempre più probabile.

Poi c'è Patrick Cutrone che ha perso il tocco magico, ma lotta sempre su ogni pallone. Per questo, e per la sua giovane età, è un po' più immune dalle critiche rispetto al Pipita, ma Gattuso deve trovare una soluzione al più presto per farli convivere e segnare. 

L'ultima occasione per Rino sarà quella con la Spal e non basteranno i tre punti, servirà una vittoria convincente anche sul piano del gioco. La sosta, infatti, potrebbe essere il momento giusto da parte della dirigenza per decidere di cambiare allenatore. Il sostituto resta un rebus da decifrare: Wenger è il sogno di Gazidis, ma il presidente Scaroni preferirebbe una soluzione interna con Leonardo traghettatore fino al termine della stagione. Difficile, però, che l'attuale direttore sportivo possa accettare di tornare in panchina. Donadoni è sempre in stand-by, mentre Guidolin (che non allena dal 2016) si sarebbe proposto senza trovare molto terreno fertile.

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