Dopo Pippo Inzaghi, il solo Olivier Giroud l'ha vestita degnamente: gli altri hanno fatto tutti flop
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Con l'addio a Luka Jovic, la maglia numero 9 del Milan è rimasta senza un padrone per la prima volta in più di 100 anni. La casacca indossata da bomber di razza del calibro di Nordahl, Altafini, Sormani e Van Basten è diventata un fardello più che un privilegio e negli ultimi anni, dopo Pippo Inzaghi, una sorta di maledizione per chi l'ha scelta, a parte Olivier Giroud, il centravanti dell'ultimo Scudetto rossonero. Nel 1995, quando arrivò la numerazione fissa in Serie A, la 9 trovò in George Weah la sua proprietà più illustre: l'allora attaccante liberiano deliziò i tifosi rossoneri con le sue prodezze che gli valsero anche il Pallone d'Oro.
Dalla stagione 2012-13, con Pato, la maglia è entrata in un tunnel senza fine. Da lì in avanti, una lunga sequenza di flop: Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain, Piatek, Mandzukic e Jovic. Se un tempo c’era la corsa a conquistarla, adesso sembra esserci la paura di doverne reggere il peso. Nemmeno l'ultimo arrivato Nkunku se l'è sentita di indossarla, scegliendo il numero 18. Gimenez avrebbe potuto riceverla ma ha preferito tenersi ben stretto il suo 7, così come Leao che veste la 10 a partire dalla stagione 2023-2024, dopo aver abbandonato il numero 17.