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Milan, Krunic a Sportmediaset: "A gennaio un calo mentale, ma ora la musica è cambiata"

Il centrocampista rossonero in esclusiva: "Mi sottovalutavano ma la società, il mister e i miei compagni hanno sempre avuto grande fiducia in me"

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Rade Krunic ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva a SportMediaset toccando diversi temi importanti della stagione rossonera. Sia a livello personale, sia a livello di squadra. "Non è facile da spiegare quello che è successo a gennaio. È calata un po' l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso - ha spiegato il centrocampista -. Ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti dall'anno scorso". "Mi sottovalutavano ma la società, il mister e i miei compagni hanno sempre avuto grande fiducia in me", ha aggiunto. 

L'INTERVISTA INTEGRALE A SPORTMEDIASET
Su Pioli che si affida sempre a lui nei momenti chiave della stagione: 
"Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul cambio di ruolo delle ultime partite: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Sul fatto di giocare di fianco a Tonali con Bennacer più avanzato: "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

La sensazione di essersi sentito sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao contro il Lecce: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Stranezze e particolarità fuori dal campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Cambio di look in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

La nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più teso per diventare papà o per il ritorno col Napoli? "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Euroderby e possibili distrazioni: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Il calo a gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sugli ultimi due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".

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