Tonali ancora decisivo al Bentegodi
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I rossoneri vincono a Verona senza brillare e restano in scia al Napoli
di Simone RedaelliPrima i punti, poi il gioco. Il Milan a Verona ha badato al sodo e ha ottenuto una vittoria importantissima, anche Pioli l'ha sottolineato a caldo. Tre punti utili a restare in scia al Napoli, a -3 dalla vetta, e che danno morale, molto. In una serata difficile, i rossoneri sono stati capaci di soffrire senza affondare. L'Hellas di Bocchetti insidioso non meritava di perdere, ma che ha lasciato spazio all'incursione di Tonali. Un gol che ha riportato alla mente di molti la doppietta "scudetto" dell'8 maggio scorso. Il Bentegodi è praticamente il giardino di casa sua, il centrocampista con il numero 8 sulle spalle è la bestia nera dei gialloblù.
Un leader tecnico e non solo. Pioli gli ha dato le chiavi del centrocampo e dello spogliatoio. Titolare fisso dal 3 settembre, Sandro parla poco ma quando lo fa è incisivo, come in campo. "Vincere partite di questo tipo pesa tanto. Anche nelle "partite no" riusciamo a portare a casa la vittoria". Telegrafico, ma un segnale importantissimo lanciato al Napoli: il Milan c'è.
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Per il bel gioco, invece, bisogna ancora aspettare. Nessun allarme, sia chiaro. Pioli, come tutti, gongola per la vittoria ma sa bene che bisogna alzare ancora l'asticella, partita dopo partita. Tra infortunati e stanchezza, il percorso è ancora lungo. Per questo mettere fieno in cascina ora, in questo modo, assume ancora più valore. Ieri, per la prima volta, il tecnico rossonero ha dato più spazio ai nuovi. Adli alla prima da titolare ha dimostrato di avere una buona tecnica, ma è sembrato ancora acerbo. A Thiaw, invece, sono bastati 7 minuti per presentarsi con un ottimo cv. Entrato per difendere il risultato, il 21enne tedesco ha obbedito agli ordini con due grandi salvataggi su Depaoli e Djuric. Infine Origi che sembra pronto a sbocciare, sicuramente ha smania di farlo.
Ora una settimana senza impegni per preparare nel migliore dei modi la partita con il Monza e il tour de force fino alla pausa per il Mondiale, sette partite in venti giorni. Una settimana chiave dove Pioli vuole lavorare per dare la svolta tecnica.