Gigio, che emozione: "Volevo dire due parole a Ronaldo, un mito. Ma ero in imbarazzo..."

La confessione del numero uno rossonero e azzurro: "Contro di lui ho sempre giocato, ma alla playstation"

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"E' stata una grande emozione avere Cristiano Ronaldo contro domenica scorsa perché prima giocavo contro di lui solo alla playstation". Così oggi dal ritiro azzurro a Coverciano, in una lunga intervista a Rai Sport, il portiere del Milan e della Nazionale Gianluigi Donnarumma, racconta quello che ha provato domenica scorsa, nella sfida contro la Juventus, trovandosi davanti l'asso portoghese.

"Non ci ho parlato - rivela - perché ero in imbarazzo. Ogni volta che mi veniva davanti ero imbarazzato. Però sfidare questi grandi campioni ti fa crescere".

Donnarumma ha poi parlato di Higuain.
"Higuain è un bravissimo ragazzo, si è scusato dopo con noi e con la stampa. Era una partita per lui importantissima. L'importante è capire di aver fatto un errore e non ripeterlo più. Poi ha parlato con l'arbitro e si è scusato anche con lui. Gattuso non gli ha detto niente, e lo ha lasciato sfogare. E' un bravissimo ragazzo, si è scusato con tutti e l'ho visto molto dispiaciuto, gli sono andato vicino e l'ho consolato un po'. Lui deve stare calmo, ci deve dare una grande mano, e sono sicuro che lo farà".
Su Italia-Portogallo.
"Giochiamo contro il Portogallo in un grandissimo stadio, casa nostra, sono sicuro che i tifosi ci daranno una grandissima mano e noi faremo di tutto per vincere la partita e per sperare di arrivare al primo posto. Dobbiamo crederci e abbiamo tutte le carte in regola per fare una grande partita".
L'ultima volta in azzurro a San Siro, Italia-Svezia.
"E'stato il momento più brutto della mia pur breve carriera perché come squadra non meritavamo di essere fuori dai Mondiali e soprattutto Gigi Buffon non meritava di finire così in azzurro, ed è stata una bella botta per lui. Non meritava di finire così dopo quello che ha dato per questa Nazionale: ha dato tutto ed è stato il miglior portiere al Mondo".
Gigi Buffon, un vero maestro.
"In allenamento ogni esercizio che facevamo aveva un consiglio da darmi su tutto. Io non posso che ringraziarlo perché per me è stato molto importante. Lui mi diceva sempre di stare tranquillo e di rimanere con i piedi per terra perché era la cosa più importante. Io cerco di lavorare sempre al massimo e dare tutto me stesso, poi le cose arrivano con l'impegno e con il sacrificio. Il mio obiettivo è lavorare sempre al massimo ed andare il più avanti possibile. Volevo diventare titolare nella Nazionale, però poi è normale che tutto ciò devi guadagnartelo sul campo con il duro lavoro".

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